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Medaglie sulla sabbia, a Pescara i Beach Games del Mediterraneo

ROMA - A caccia di medaglie... Con costume e infradito. I primi Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia, ovvero

Pubblicato:09-07-2015 12:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:26

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ROMA – A caccia di medaglie… Con costume e infradito. I primi Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia, ovvero “lo sport come non lo avete mai visto”, arrivano tra la sabbia e il mare di Pescara.

Dal 28 agosto al 6 settembre saranno coinvolti 906 atleti di 24 Paesi, pronti a misurarsi in 11 discipline sportive: dal più conosciuto beach volley agli emergenti beach wrestling e rowing beach sprint. I dieci giorni di gara si svolgeranno nelle zone dello Stadio e dell’Arena del mare, e nella piscina Le Naiadi. Ma tutta la città in questi mesi sarà coinvolta con intrattenimento, eventi, musica e ovviamente enogastronomia. Per questo il Comitato organizzatore di Pescara 2015 è al fianco del Comune nell’allestimento della Notte bianca del Mediterraneo di sabato 18 luglio, che si svilupperà lungo i 9 km della costa pescarese.

Presentazione dei Beach Games

I Beach games “devono essere un grande successo- spiega il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella conferenza stampa di presentazione nel Salone d’onore del Coni a Roma- perche’ abbiamo un faro puntato su di noi da parte della comunita’ internazionale e saremo valutati per tutto quello che sapremo fare”, dice riferendosi alla corsa olimpica di Roma 2024. “I membri del Cio verranno a Pescara e ci giudicheranno”, ma bisogna dimostrare che “la nostra forza e’ essere capaci di ospitare manifestazioni multidisciplinari. Sono sicuro che alla fine la pagella di Pescara avrà voti altissimi”.


Intanto Pescara si presenta dopo aver battuto la concorrenza di Marsiglia (“Abbiamo rimontato rispetto ai pronostici”, ha ricordato Malagò) e con il sostegno soprattutto economico appena incassato dal governo. “Proprio ieri sera ci è stato confermato un impegno di 1,5 milioni di euro per la riuscita dei Giochi”, ha fatto sapere Marco Alessandrini, sindaco di Pescara e presidente del Comitato organizzatore. “Oggi annunciamo una festa dopo un periodo di lavoro intenso: una grande opportunita’ per Pescara sul solco dei Giochi del Mediterraneo già ospitati nel 2009, per confermare la vocazione di una citta’ aperta grazie allo sport e per rinsaldare l’amicizia con tutti i Paesi che parteciperanno”.

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Infatti la manifestazione vuole favorire l’incontro delle culture e delle tradizioni dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, attraverso scambi e iniziative commerciali nei settori del turismo e dell’agroalimentare, con il coinvolgimento e l’interesse del Centro estero delle Camere di commercio d’Abruzzo. Un nuovo modo di vivere lo sport, come dimostra il simbolo dei Giochi: un paio di infradito per unire all’agonismo il divertimento, la spensieratezza e la liberta’, fino al tramonto e oltre.

LOLLI: CON BEACH GAMES SFIDA PER IL TURISMO DELLA REGIONE – “Sarà una bella sfida, un altro modo di vivere la spiaggia”. Sport, divertimento, sabbia e infradito per la prima edizione dei Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia. Un evento, spiega il vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, che “si inserisce nel rilancio dell’offerta turistica della costa abruzzese: vogliamo proporci non solo attraverso i modelli tradizionali, ma cercando di venire incontro alle domande dei viaggiatori che cercano sempre la tradizione del bel mare e della spiaggia attrezzata, ma con nuove attività”. Lolli, a margine della presentazione dei Beach games che si è tenuta a Roma nel Salone d’onore del Coni, ha spiegato che “questi Giochi non saranno solo l’occasione per far conoscere di più Pescara, ma anche un modo per capire se siamo in grado di rendere la spiaggia un prodotto nuovo e più vivibile. Penso che il turismo costiero abruzzese abbia ancora molto da dire, se però saprà proporsi in termini diversi. L’investimento fatto da governo, Coni, Pescara e Regione è significativo perché stiamo tentando di farci conoscere meglio e di modificare la nostra offerta a tutti coloro che anche in futuro vorranno venire a vivere e a viaggiare dalle nostre parti”.

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