ROMA – “Anche noi stiamo vivendo un momento particolarmente difficile della nostra storia repubblicana, i valori democratici fondanti della convivenza civile paiono a volte essere messi in discussione perfino da chi riveste alte responsabilità di governo“. Ha detto così Francesca Moneta, studentessa del liceo statale Virgilio di Milano, intervenendo a Montecitorio alla cerimonia per il giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi.
Francesca è stata premiata insieme alla sua classe per il lavoro sulla morte violenta nel quartiere di Milano Citta’ studi, negli anni ’70, degli studenti di diverse parti politiche Fausto Tinelli, Lorenzo Iannucci e Sergio Ramelli e l’agente Antonio Marino. “Parole e gesti violenti – ha proseguito la studentessa in aula – amplificati a dismisura dai social media, diffondono un clima di diffidenza e di odio nella società civile e mirano a screditare le istituzioni democratiche nazionali ed europee che sono nostre e che dovremmo imparare a tutelare e a difendere strenuamente per il bene di noi tutti”.
Quando la studentessa ha fatto riferimento ai “valori democratici” messi in discussione anche da chi sta al governo, il presidente della Camera Roberto Fico, il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il vicepremier Luigi Di Maio hanno applaudito convintamente.
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