ROMA – Le elezioni europee del 26 maggio si avvicinano e, come ad ogni appuntamento elettorale, arriva il divieto di pubblicazione dei sondaggi durante la campagna elettorale. Le ultime rilevazioni, pubblicate il 9 marzo, fotografano una situazione fluida, con una lieve perdita della Lega e la risalita del Movimento 5 Stelle, ma un italiano su tre non ha ancora deciso per chi votare.
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I sondaggi confermano che Matteo Salvini è il grande dominus della politica italiana ma, dopo aver toccato quota 37%, i maggiori istituti demoscopici segnalano un arretramento della Lega intorno al 30%.
I sondaggi, però, sono volatili e nella Lega rimane l’ottimismo: l’impresa del 40% riuscita al Partito Democratico di Matteo Renzi nel 2014 potrebbe non essere così lontana.
Con la Lega così staccata, il vero dubbio è su chi riuscirà a piazzarsi al secondo posto. Il Movimento 5 Stelle, secondo i sondaggi, avrebbe perso quasi il 10% dei voti rispetto alle politiche di marzo 2018, crollando al 22%. Nelle ultime settimane, comunque, viene segnalata una ripresa del partito di Di Maio: l’obiettivo è quello del 25%.
E’ in risalita anche il Partito Democratico ma, stando ai sondaggi, non ci dovrebbe essere nessun sorpasso sui 5 Stelle. Secondo numerose rilevazioni i dem si troverebbero circa al 21%, anche se l’ultimo sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera vede il Pd inchiodato al 19%. L’obiettivo dichiarato del segretario Zingaretti è superare il 20%.
Ormai staccata Forza Italia: nonostante la presenza in lista di Silvio Berlusconi, i sondaggi concordano nel dare agli ‘azzurri’ circa il 9% dei voti.
Le elezioni europee prevedono un sistema proporzionale puro con una soglia di sbarramento al 4%. Sono quindi molti i partiti che rischiano di restare fuori dal parlamento europeo.
Il primo partito a rischio è Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni: accreditato dai sondaggi al 5%, la formazione della destra sovranista non dovrebbe avere troppi problemi nel mandare una propria delegazione a Bruxelles.
Diverso invece il quadro alla sinistra del Pd. Qui le liste sono tre, +Europa al 3%, Europa Verde all’1% e Sinistra Europea al 2%: nessuna di queste forze dovrebbe essere in grado di superare la soglia di sbarramento.
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