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Nove su dieci respirano aria inquinata, 7 mln morti/anno; Terna: Da 2010 rimossi oltre 1.000 km vecchie linee

Edizione del 9 maggio 2018

Pubblicato:09-05-2018 13:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:52
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9 SU 10 RESPIRANO ARIA INQUINATA, 7 MLN MORTI/ANNO

I livelli di inquinamento dell’aria “rimangono pericolosamente alti in molte parti del mondo” a causa dell’inquinamento che deriva da industrie, auto e sistemi di cucina e riscaldamento primitivi. Nuovi dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità indicano che 9 persone su 10 respirano aria contenente alti livelli di inquinanti. Stime aggiornate rivelano “un allarmante prezzo di vite umane” con “7 milioni di persone che muoiono ogni anno” a causa dell’inquinamento dell’aria all’esterno e all’interno delle abitazioni. “L’inquinamento dell’aria ci minaccia tutti- avverte Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale Oms- è inaccettabile che oltre tre miliardi di persone, la gran parte donne e bambini, respirino ancora fumi tossici ogni giorno a causa dell’uso di stufe e fornelli alimentate da combustibili inquinanti nelle loro case”.

TERNA: DA 2010 RIMOSSI OLTRE 1.000 KM VECCHIE LINEE

Via i vecchi tralicci elettrici ormai inutili liberando suolo e paesaggio. “La considerazione degli impatti ambientali e sociali delle nostre attività di sviluppo della rete si è sostanziata nella rimozione fisica di numerose porzioni di linee ormai obsolete: circa 100 nel 2017, in linea con gli anni precedenti, per un totale di oltre 1.000 i km di linee rimosse dal 2010, con evidenti effetti positivi in termini di riduzione dell’impatto visivo e dell’utilizzo di suolo. A fronte di queste rimozioni, nel solo 2017 abbiamo restituito 115 terreni ai rispettivi proprietari”. Catia Bastioli, presidente di Terna, lo dice aprendo l’assemblea degli azionisti. L’attenzione al territorio e alle istanze delle comunità locali si sviluppa in “un’intensa attività di dialogo e coinvolgimento degli stakeholder locali in forte accelerazione”, aggiunge Bastioli.


‘CAPPOTTO VERDE’ ENEA, CASE E BOLLETTE FRESCHE

Risparmi fino 15% in bolletta con abbattimento del 40% del flusso termico nelle abitazioni e riduzione della temperatura interna fino a 3 gradi, grazie a piante ed essenze vegetali coltivate su tetti, terrazzi e pareti esterne. Sono alcuni dei risultati del progetto pilota che l’ENEA sta portando avanti nel Centro Ricerche Casaccia. Il ‘sistema di piante’ installato su pareti e tetti-terrazzi e’ in grado di creare un vero e proprio cuscinetto isolante intorno a case e condomini. In questo modo la vegetazione riesce a mitigare i picchi di temperatura durante l’estate, ‘catturando’ gran parte dell’energia solare che cosi’ non colpisce più direttamente la superficie dell’edificio; inoltre è in grado di dissipare attraverso l’evapotraspirazione delle piante (fino a 1 litro di acqua al giorno per metro quadrato) una grande quantità di energia termica, che altrimenti verrebbe assorbita dall’edificio e rilasciata sotto forma di calore all’interno dell’abitazione.

ALLARME SITOX, RISCHIO ALGHE TOSSICHE IN ITALIA

La tropicalizzazione del clima favorisce il fiorire di alghe bentoniche che producono tossine anche alle nostre latitudini. Lancia l’allarme la Società italiana di tossicologia (Sitox). E’ possibile inalare queste tossine quando ci si bagna o ci si espone all’aerosol marino, costituito dalla miriade di goccioline d’acqua sospese in aria, generato dalle onde che si infrangono sulla riva. Alghe come l’Ostreopsis ovata hanno dimensioni che vanno dai 30 ai 70 micrometri (1 micrometro equivale a un millesimo di millimetro) e sono quindi invisibili a occhio nudo. In particolari condizioni climatiche però proliferano formando chiazze bruno-rossastre. In presenza di queste “maree rosse”, simili a mucillagini, meglio non bagnarsi e stare lontani almeno 100 metri dalla riva. Le conseguenze dell’intossicazione? Febbre oltre i 38 gradi, congiuntiviti, rinorrea, tosse e problemi respiratori anche gravi (chi soffre d’asma ne risente maggiormente), dermatiti da contatto, in qualche caso anche nausea e vomito. L’alga incriminata è stata segnalata lungo le coste genovesi, tirreniche laziali, nelle acque dell’Emilia Romagna, ioniche e dell’Alta Toscana, in Sicilia, Puglia, nel mare di Gaeta e nell’Alto Adriatico (ovunque tranne in Veneto).

HYPERLOOP SI FA SUL SERIO, PRIMI TEST IN EUROPA

Hyperloop Transportation Technologies annuncia l’arrivo nel centro di ricerca e sviluppo di Tolosa, in Francia, del primo set di strutture del treno supersonico che viaggia alla velocità del suono composto da una capsula a levitazione magnetica dentro una struttura a bassa pressione, un altro visionario progetto di Elon Musk che si aggiunge a Space X e Tesla. Con un diametro interno di 4 metri, il primo sistema Hyperloop è stato progettato sia per le capsule passeggeri che per i container merci. Si prevede la realizzazione di un percorso di 320 metri all’interno del centro operativo già da quest’anno, mentre nel 2019 sarà completato un secondo sistema di 1 km, costruito su piloni a un’altezza di 5,8 metri. Il progetto Hyperloop consiste in una capsula che si libra sospesa, all’interno di una struttura a bassa pressione. L’aria di fronte alla capsula viene convogliata verso la parte posteriore utilizzando un compressore, consentendo di raggiungere velocità fino a oltre 1.200 km/h con un bassissimo consumo di elettricità.

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