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Bussetti: “Tuteliamo studenti immigrati, ma prima i nostri giovani”

Intervista al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti

Pubblicato:09-04-2019 15:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:20

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ROMA – Nei prossimi 5 anni ci saranno oltre 360 mila studenti in meno nelle classi italiane. È preoccupato? “No, si tratta di una questione a noi nota la stiamo monitorando e la gestiremo. Ma non dobbiamo creare allarmismi: il nostro sistema di istruzione non verra’ depotenziato. Anzi, l’obiettivo e’ offrire piu’ scuola ai nostri ragazzi. La scuola ha il compito prioritario di essere al servizio dei ragazzi, i veri fruitori del sistema scolastico. Che deve essere di qualita’ in tutto il territorio e in ogni ordine e grado”. Lo dice il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti in un’intervista a La Stampa.

“La scuola è il luogo principale di inclusione nella nostra società- aggiunge-. L’ho sempre detto, fin dal mio insediamento. Voglio ribadire anche che questo governo non agisce in maniera pregiudiziale rispetto alla questione migratoria: stiamo affrontando il tema con serietà e responsabilità. A differenza di come è stato fatto in passato. Regolare i flussi tutela innanzitutto chi cerca rifugio in Italia, avendone diritto. Penso anche, però, che il primo pensiero debba sempre essere quello di aiutare i nostri giovani affinché possano farsi una famiglia, avere dei figli, vivere con serenità il loro progetto di vita. La ritengo una priorità assoluta”.

“Con il ministro Fontana- prosegue- c’è un confronto costante: la questione demografica è il risultato di una serie di fattori, fortemente connessi. E va trattata in maniera ‘integrata’, lavorando su più fronti. Come governo sentiamo forte la necessità di mettere ciascun individuo nelle condizioni di progettare la propria esistenza, di raggiungere i suoi sogni e i suoi obiettivi. Dobbiamo dare maggiori certezze ai giovani, ridurre il precariato, dare la possibilità di programmare l’avvenire”.


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