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Alla Città della Scienza di Napoli l’Open BioMedical international

Esordisce a Città della Scienza di Napoli, l’11 e

Pubblicato:09-04-2015 17:59
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:15

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biomedicalEsordisce a Città della Scienza di Napoli, l’11 e il 12 aprile, il primo workshop teorico e pratico di presentazione al livello internazionale di Open BioMedical Initiative, la prima community on line in Europa  di progettazione e realizzazione di dispositivi biomedicali  open source e low cost, nata ad aprile 2014 da un’idea di uno studente di Ingegneria di Ancona Bruno Lenzi, 26 anni. Cellule della community sono stati inizialmente 5 ragazzi italiani, età media 25 anni. Oggi, a distanza di un anno, sono quasi 100 in tutto il mondo.

La comunità 3.0 è composta principalmente da volontari accomunati da passione e competenza che condividono il sogno di cambiare il volto della Biomedica, all’insegna del significativo motto ‘We Help’. Obiettivo è realizzare progetti capaci di aiutare le persone in modo concreto ed innovativo grazie all’open source ed alla stampa 3D, al più basso costo possibile, rendendo i dispositivi biomediacali accessibili a chiunque indipendentemente dalla posizione geografica e dalla disponibilità economica. OBI agisce nell’ottica di una Biomedica non sostitutiva ma integrativa di quella tradizionale, che consideri l’attuale stato dell’arte delle Tecnologie BioMedicali commerciali affiancandosi ad esse e rendendole accessibili senza distinzioni.

Nel corso del workshop a Città della Scienza si lavorerà concretamente alla progettazione e realizzazione in 3D anche con la partecipazione speciale di Fabia Timaco, la ragazza che dopo aver incontrato la community di OBI ha deciso di affidarsi a loro per realizzare il suo sogno di avere finalmente una mano, il diario di bordo della sua grande sfida è pubblicato su chefuturo.it.


La scelta di Città della Scienza di ospitare e collaborare a questo lancio è sinergica rispetto alle iniziative su cui lo science center napoletano sarà impegnato nel prossimo futuro: l’apertura nel 2016 di Corporea, primo museo interattivo italiano interamente dedicato al  corpo umano, e il progetto FabLab, nuova officina/laboratorio di advanced design e fabbricazione digitale, di prossima apertura, in cui si svolgono attività di ricerca, sviluppo, alta formazione, educazione sulle tecnologie e metodologie ‘maker’. L’obiettivo generale è sperimentare un sistema evoluto di progettazione e produzione che possa essere utilizzato sia in ambito museale che in altri contesti – anche industriali – e che rappresenti nel contempo una piattaforma per lo sviluppo di competenze, nuove professionalità e imprese innovative nel settore della fabbricazione digitale.

L’Open BioMedical Initiative è inoltre una realtà sinergica anche con le aziende ad alto contenuto di innovazione tecnologica che sono ospitate nell’Incubatore di impresa di Città della Scienza, lo spazio dedicato alle startup,  – riconosciuto dal marchio comunitario EC-BIC, membro della rete BIC Italia Net e nodo della Rete Re – modello originale nel panorama italiano, che fornisce un’assistenza sul business developement alle giovani imprese.

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