Governo non prima di tre mesi, Toti il favorito: la ‘pancia’ di Montecitorio scommette
9 marzo 2018
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MILANO – “Spero che nel Pd siano a disposizione per dare via uscita all’Italia indipendentemente da chi uscirà dalle primarie. Se tutti dicono che al centro c’è il lavoro, su questo noi abbiamo proposta concreta e realizzabile”. Lo dice il segretario federale della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa a Milano.
“O c’è un governo che può governare o la parola torna agli italiani”. Prosegue il leader leghista – “Qualcuno ha l’ansia da governo- dice Salvini- se ci avessero ascoltato avremmo un premio di maggioranza. Io questa legge elettorale la farei domattina ma non vorrei che dietro questo processo possa nascondersi il telecomando di Bruxelles”. Sul presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo appello alla responsabilità, Salvini è molto chiaro: “Italia è morta di responsabilità. Non ho ambizioni personali ma se per responsabilità si intende attuare a Roma quello che vuole Bruxelles, mi avranno contro finché campo”.
“Avevamo già proposto il premio di maggioranza: il Mattarellum avrebbe dato esito più certo di queste elezioni. Si è scelto questo, comunque meglio del proporzionale che hanno proposto i grillini, che avrebbe portato il paese nel caos”.
“Per la presidenza alla Camera sentirò tutti. Non vedo perchè dovrei essere contrario a darla a uno del M5S”.
“L’unico candidato della Lega è Salvini, lo abbiamo messo nel simbolo e abbiamo preso 5 milioni di voti”, tuttavia “non ho smania, non ho ambizioni personali se non di mantenere gli impegni con gli elettori. Vado al governo soltanto se posso mantenere gli impegni presi, non mi interessa andare a fare ministro solo per il gusto di farlo”. Poi prosegue – “se arriva uno che vuole attuare il nostro programma, il presidente del Consiglio lo può fare anche Pippo Pluto o Paperino- afferma- anche se di geni della lampada non ne vedo in giro”. Insomma, un Salvini che dice di non credere “ai salvatori della patria” ma “penso che la gente voglia una proposta politica- chiude- quindi al tecnico alla Monti o alla Fornero non credo”.
“Ormai il Pd e’ diviso in categorie dello spirito, non so neanche con quali delle 12 correnti debba discutere, tuttavia non penso a maggioranze politiche con il Pd alleato del centrodestra”. Salvini durante la presentazione degli eletti in Parlamento per il Carroccio.
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