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Roma, i giganti di Kentridge appaiono sul Lungotevere – FOTOGALLERY

Questa mattina il celebre artista William Kentridge ha iniziato i lavori di “Triumphs e Laments”, un intervento site-specific promosso dall'associazione Tevereterno Onlus, che verra' inaugurato con un evento musicale e teatrale gratuito il 21 aprile prossimo, il Natale di Roma

Pubblicato:09-03-2016 15:16
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:08

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ROMA – Ottanta figure mastodontiche decoreranno gli argini del Tevere tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, raccontando trionfi e sconfitte di Roma, dall’antichita’ a oggi. Questa mattina il celebre artista William Kentridge ha iniziato i lavori di “Triumphs e Laments”, un intervento site-specific promosso dall’associazione Tevereterno Onlus, che verra’ inaugurato con un evento musicale e teatrale gratuito il 21 aprile prossimo, il Natale di Roma. L’opera, che l’artista sudafricano ha sviluppato negli ultimi 4 anni con una serie di workshop, sara’ interamente realizzata grazie all’idropulitura della patina biologica accumulatasi sui muraglioni.

La tecnica consiste nel pulire alcune specifiche parti annerite della superficie, aiutandosi con stencil e idropistole, e facendo cosi’ emergere le forme desiderate senza l’ausilio di pittura o altro. L’intervento non e’ dunque destinato a durare per sempre perche’ sparira’ con la graduale ricolonizzazione batterica della parete. Tuttavia la sua reversibilita’ e’, secondo Tevereterno, un’assoluta necessita’. Perche’ c’e’ un programma di eventi artistici temporanei ed effimeri che rivaluteranno il tratto fluviale, ribattezzatto ‘Piazza Tevere’, rendendolo un’attrazione per turisti e cittadini. All’inaugurazione dei lavori di “Triumphs e Laments”, questa mattina, erano presenti il presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi, l’assessore alla Cultura della Regione Lazio Lidia Ravera e il presidente di Ama, Daniele Fortini. “Il progetto Tevereterno- ha dichiarato Alfonsi- rappresenta una straordinaria idea, che vuole portare l’arte a disposizione di tutti, in un luogo pubblico, valorizzando un patrimonio dimenticato della nostra citta’, sottraendolo al degrado e restituendogli centralita’”. (foto di L. Inciocchi)


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