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Fortuna (Unicusano): “Crollano mercati Usa, tiene la Borsa europea”

L'analisi del Magnifico Rettore: "Abituiamoci ad un 2018 in cui la volatilità sicuramente presenterà caratteristiche più intense rispetto al 2017"

Pubblicato:09-02-2018 16:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:27

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ROMA  – “E’ stata una settimana negativa per i mercati finanziari. Abbiamo iniziato lunedì con il crollo di Wall Street del 4,62%, poi la settimana è stata caratterizzata da una grande volatilità sia sui mercati americani sia sugli altri”. Lo ha dichiarato il magnifico rettore dell’Università Niccolò Cusano, Fabio Fortuna, commentando su Radio Cusano Campus il crollo dei mercati americani.

“Purtroppo stanotte Wall Street ha fatto registrare un altro calo da -4,1 Dow Jones e oltre il 3% di perdita il Nasdaq– ha continuato- il listino dei prodotti tecnologici”. Venendo a una analisi più generale, Fortuna ha ricordato come “il 2017 è stato contraddistinto comunque da un andamento positivo su tutti i mercati, il Dow Jones ha guadagnato il 25% e il Nasdaq ha guadagnato il 29-30%, il nostro listino è salito di un 13,80% e la volatilità, le oscillazioni di prezzo che i titoli hanno sui mercati, è stata bassa. Abbiamo assistito anche a delle volatilità degli indici di Borsa molto limitate, sempre con una prospettiva al rialzo, ma un rialzo graduale che è sano per un mercato finanziario. I rialzi e i ribassi violenti, come sta accadendo in questi giorni, non sono positivi per un mercato finanziario perchè indicano un’alta volatilità. Il mese di gennaio è passato quasi completamente con questa propensione al rialzo, improvvisamente esplode, venerdì scorso, un problema per cui il Dow Jones inizia a scendere e questa settimana i mercati americani sono andati male”.

C’è stato, l’analisi di Fortuna, economista e rettore dell’Università Niccolò Cusano, “l’avvicendamento alla Fed, dalla Yellen siamo passati a Powell che ha fatto capire la sua volontà di intensificare i rialzi dei tassi, paradossalmente sentiamo dire dai commentatori che l’America va benissimo, ha toccato ieri il minimo record dal 1973 nei sussidi di disoccupazione, ha un tasso di disoccupazione al 4,1%, ha una crescita del Pil superiore alle aspettative. Tutto ciò anziché favorire alcune tendenze comincia a creare qualche problema in termini di possibile rialzo dei tassi, che dovrebbero aumentare di 4 volte secondo gli ultimi commenti. E poi dobbiamo sottolineare anche il rialzo dell’inflazione, credo che questa possa essere un’analisi in parte condivisibile nella realtà il mercato americano sta correndo troppo e noi lo abbiamo sempre predicato dai nostri microfoni. Anche rispetto ai dati macroeconomici ha corso troppo, in modo sfrenato, ecco perchè ci aspettavamo una correzione sui mercati, ciò che non ci aspettavamo era una correzione così violenta. Analizzando il comportamento dei mercati in questa settimana, vediamo come a fronte di un peggioramento violento dei mercati americani, quelli europei dimostrano una certa compostezza. Io non mi ricordo negli ultimi anni un fenomeno del genere, ricordo invece che i mercati europei hanno sempre fatto registrare dei contraccolpi tremendi rispetto ai crolli americani. Mentre oggi con un -4,1% di Wall Street, del Dow Jones, abbiamo i mercati europei che stanno tenendo, hanno subito dei ribassi, ma sono marginali. Credo che i mercati europei testimonino che l’Europa sta migliorando la situazione. Certo poi ci sono dei fattori indotti come la vendita da parte dei grandi investitori di alcuni titoli, nei mercati americani, che hanno raggiunto dei prezzi notevoli, anche sopravvalutati rispetto ad altre situazioni. Non solo, ma c’è anche chi si vende i titoli negli Usa per andarli a ricomprare in altri Paesi dove costano meno e hanno una maggiore tendenza al rialzo e questo spiega anche il motivo per cui i mercati europei tengono”. “Abituiamoci ad un 2018- ha concluso Fortuna- in cui la volatilità sicuramente presenterà caratteristiche più intense rispetto al 2017″.


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