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Cultura. Ass Cecchini inaugura a.a. scuola ‘Dea’ di Castiglion del Lago

CASTIGLION DEL LAGO – “La consolidata attività della Scuola di specializzazione in

Pubblicato:09-02-2016 16:52
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:56

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Moriconi-Pizza-e-Batino-731x415CASTIGLION DEL LAGO – “La consolidata attività della Scuola di specializzazione in Beni demo-etnoantropologici di Castiglione del Lago nell’alta formazione nel campo della salvaguardia, gestione e valorizzazione dei beni culturali rappresenta un importante contributo da collegare al lavoro che la Regione Umbria sta facendo per il Progetto integrato d’area del bacino del Trasimeno”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Cultura e Ambiente, Fernanda Cecchini, intervenuta stamattina all’incontro sul tema “I beni culturali antropologici in Umbria. Stato attuale e prospettive future”, che si è svolto a Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago e con il quale è stato inaugurato l’anno accademico 2015-2016 della Scuola di Specializzazione in beni Demoetnoantropologici (Dea) dell’Università degli studi di Perugia.

Insieme alle istituzioni, alle associazioni, ai cittadini del territorio puntiamo – ha detto – a determinare le condizioni per lo sviluppo ed al rilancio economico e turistico dell’area del lago Trasimeno, mantenendo la centralità del valore ambientale del lago e della sua salvaguardia, con un approccio integrato e l’impiego dei programmi e dei fondi comunitari. Ma il nostro piano – ha rilevato – ha soprattutto al centro l’uomo, con i suoi bisogni e sogni, tradizioni e radici e in questo assume una rilevanza fondamentale studiare  e comprendere le consuetudini, i costumi, i riti, la cultura orale, l’ambiente, i contesti urbani e rurali, e tutto ciò che vive intorno, ma anche dentro i beni culturali, come fa da ormai otto anni questa Scuola che ha formato già molti giovani professionisti del patrimonio antropologico e continuerà a farlo”.

La sua funzione – ha proseguito –  può e deve essere anche di raccordo e collaborazione con il territorio del Trasimeno e con quello regionale. Oltre che come centro di formazione di eccellenza, che ne costituisce il presupposto, penso che la Scuola possa avere un ruolo di stimolo e raccordo con le istituzioni locali per contribuire a mettere a valore i nostri territori e il suo patrimonio materiale e immateriale”.


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