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Migranti, Alfano: “Ricorso alla Nato? Bisognerà parlarne”

ROMA - "Bisognera' parlarne, non e' un

Pubblicato:09-02-2016 09:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:55

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barcone migranti

ROMA – “Bisognera’ parlarne, non e’ un tema da poco“. Cosi’ il ministro dell’interno Angelino Alfano a Voci del Mattino, Radio1 Rai, a proposito dell’ipotesi della cancelliera tedesca Merkel di coinvolgere la Nato nella gestione dell’emergenza profughi nel Mare Egeo. “Nel momento in cui si fa ricorso all’Alleanza Atlantica, si riconosce l’esistenza di un pericolo legato alla sicurezza esterna, un pericolo che riguarda il terrorismo. La Nato evidentemente interviene in casi che non riguardano in modo specifico la questione dei migranti – ha sottolineato il capo del Viminale – ma quando i rischi sono diversi e a livello piu’ ampio di comunita’ internazionale, non solo di Europa, si riconosce l’esistenza di questi rischi. Ricorrere alla Nato da un lato potrebbe aiutarci, dall’altro sarebbe l’affermazione del fatto che il tema non e’ quello dell’emigrazione ma qualcosa di molto piu’ ampio e insidioso”.

“D’altra parte- ha osservato Alfano- Frontex e’ nata come un’agenzia gracilissima. La missione ‘Triton’, che e’ stata messa in piedi nel Mediterraneo, e’ la piu’ grande mai gestita da Frontex. In questi mesi si e’ trasformata un’agenzia che non aveva alcuna consistenza in qualcosa che ha funzionato. E’ pero’ evidente che non sia ancora all’altezza di tutti i suoi compiti, anche perche’ gli Stati non le hanno dato la forza che meriterebbe e di cui avrebbe bisogno per presidiare le frontiere europee. E’ chiaro che se non siamo in grado di presidiare queste frontiere, siamo di fronte a una sconfitta dell’Europa. O l’Europa capisce che questa e’ la sfida del futuro, oppure andra’ verso il declino. Perche’- ha concluso il ministro dell’interno- non esiste nessuna unione o confederazione di Stati che abbia cancellato le frontiere interne, come abbiamo fatto noi con Schengen, senza poi presidiare piu’ efficacemente la frontiera esterna”.


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