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Milan-Juve a Jeddah, la ong Differenza donna: “Si violano diritti donne”

ROMA - "Siamo rimaste scioccate da questa situazione perché ci siamo rese conto che se negli stadi ci sono cori

Pubblicato:09-01-2019 11:57
Ultimo aggiornamento:09-01-2019 11:57

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ROMA – “Siamo rimaste scioccate da questa situazione perché ci siamo rese conto che se negli stadi ci sono cori razzisti immediatamente e giustamente arriva una reazione ufficiale di condanna, perché il razzismo è una grave violazione dei diritti umani e uno Stato civile deve far prevalere una suo chiaro posizionamento con condanne severe. Per le donne, se non avessimo sollevato l’attenzione, il caso sarebbe passato inosservato“. Così, all’agenzia di stampa Dire, la presidente dell’Ong Differenza Donna, Elisa Ercoli, a proposito delle limitazioni d’accesso alle donne per la partita di Supercoppa italiana tra Milan e Juventus che si terrà a Jeddah, in Arabia Saudita, il prossimo 16 gennaio.

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“C’è un atteggiamento culturale che tende a giustificare, e se noi andiamo a partecipare a questo evento lì abbiamo una responsabilità diretta- aggiunge Ercoli-. L’Italia è poco abituata a pensare che i diritti delle donne siano diritti umani, in questo caso abbiamo toccato con mano l’arretratezza del nostro Paese rispetto a questi temi. Il fatto che i biglietti siano stati venduti in fretta significa che la maggior parte delle persone non si è domandata quale fosse il problema, perché non ne ha idea. Bisogna agire in maniera sistemica, partire da campagne di sensibilizzazione e coinvolgere target diversi per formare e portare ad avanzamenti di democrazia, perché laddove i diritti delle donne non sono considerati tali- conclude la presidente di Differenza Donna- vuol dire che la democrazia è incompiuta”.


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