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Monsignor Galantino: “I migranti non siano ridotti a merce elettorale”

Il segretario della Cei ricorda che il messaggio del Papa parte dal citare il brano del Libro del Levitico sull'accoglienza dello straniero

Pubblicato:09-01-2018 12:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:20

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ROMA – “In Italia il dibattito sul tema migranti non avviene in un clima dei migliori. Nella migliore delle ipotesi e’ ridotto a merce elettorale. Manca un dialogo su cio’ che si potrebbe fare”. Lo dice monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, presentando a Roma le iniziative della Chiesa italiana in vista della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato di domenica prossima.

“La Chiesa non vuole sostituirsi alla politica ma si interroga su temi comuni” ha sottolineato monsignor Galantino. “L’indipendenza della politica non deve pero’ impedire di annunziare il vangelo, e la Chiesa – non si fa fatica a capirlo – deve avere attenzione per migranti e rifugiati. Noi al governo non suggeriamo niente, siamo solo chiamati a vigilare in quanto cittadini consapevoli. Questo fa il Papa, non c’entra essere preti o suore”.

Il segretario della Cei ha ricordato che il messaggio del Papa parte appunto dal citare il brano del Libro del Levitico sull’accoglienza dello straniero. “Chi tra i cattolici insiste nel criticare il pontefice sulle posizioni assunte sui migranti appartiene alla categoria degli sconfitti della vita, degli infelici cronici” sottolinea monsignor Galantino. “Perche’ passano le giornate a vedere quale bestemmia ha detto il Papa per poi stracciarsi le vesti”. Ecco perche’ nel suo messaggio Bergoglio rafforza le sie posizioni citando vari pontefici del passato.


Secondo il segretario della Cei, la risposta della Santa Sede a questo fenomeno e’ importante anche perche’ “tra dieci anni quando si pensera’ a chi e’ morto nel Mediterraneo qualcuno si chiedera’: ‘e la Chiesa dove stava?’”. Monsignor Galantino ha poi continuato, rivolto ai cattolici: “A me tanti hanno detto chiaro e tondo che ‘si’ Gesu’ e’ bravo, ma i migranti…’”.

Il segretario della Cei vuole pero’ ricordare che per i cristiani “e’ evangelico spendersi per questo e bisogna avere menti e cuori aperti”. Quindi monsignor Galantino ricorda il meccanismo dei corridoi umanitari: “Tanti italiani e famiglie hanno risposto ci siamo, il 22 dicembre scorso”. Il riferimento e’ al primo arrivo a Fiumicino di migranti frutto dell’accordo tra governo italiano e Cei, un segnale importante dell’impegno profuso nell’accoglienza.

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