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Al via a Roma ‘Exposalus’, 4 giorni dedicati alla salute

Dall'8 all'11 novembre, un viaggio nel presente e nel futuro della salute con spazi dimostrativi e interattivi dedicati ai cittadini

Pubblicato:08-11-2018 18:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:45

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ROMA – Si sono aperte le porte di Roma ExpoSalus and Nutrition, il punto di riferimento della salute partendo dal paziente protagonista attivo del proprio benessere. Una quattro giorni, dall’8 all’11 novembre, un viaggio nel presente e nel futuro della salute con convegni, aree congressuali, tavole rotonde, spazi dimostrativi, educazionali e interattivi dedicati ai cittadini, per presentare le innovazioni in campo medico e nel benessere, destinate a migliorare le nostre abitudini alimentari e il nostro modo di vivere e di curarci. Il viaggio è attraverso quattro prospettive: scienza, buone pratiche, età e futuro, dove la nutrizione è l’elemento portante, alla base del processo di prevenzione e cura dell’individuo.

“Roma in qualche modo era un po’ fuori dal circuito degli eventi collegati alla salute, quindi il primo punto è riportare nella capitale d’Italia uno dei temi più rilevanti, collegati all’andamento della nostra società: la gestione della salute” ha dichiarato Giovanni Scapagnini, direttore del Comitato promotore di Roma ExpoSalus and Nutrition. “Noi di questo ci occupiamo soprattutto dal lato dei medici, della gestione della malattia- ha continuato- di cui si parlerà anche in maniera abbondante, ma il tema centrale di questa manifestazione è un po’ più positivo perché si parla di gestione della salute, di osservare un corretto stile di vita, di fare attenzione alla qualità delle cose che mangiamo e soprattutto imparare a gestire quotidianamente il nostro stato di salute che è probabilmente uno dei migliori investimenti che possiamo fare per risolvere il grande problema della qualità dell’invecchiamento”.


Concorde anche Giovanni Spera, coordinatore scientifico di Roma ExpoSalus, che ha sottolineato come anche nella Capitale “servisse uno spazio speciale, un po’ come da molto tempo viene fatto in altre aree, uno spazio dove il pubblico possa incontrare tutte le potenzialità della gestione della salute delle persone nella regione Lazio. Una regione che è molto impegnata nel dettare gli stili di vita più corretti, nel dare le opportunità delle cure e delle terapie più idonee”.

MANZELLA: “SALUTE E BENESSERE SONO VOCAZIONI DEL LAZIO”

La sanità e la salute sono una vocazione di questa regione, che è una regione della ricerca, dei grandi ospedali, delle grandi multinazionali, di un tessuto di piccole e medie imprese che lavorano nel settore della sanità spesso come spin-off universitari”. Lo ha dichiarato Gian Paolo Manzella, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio, a margine della conferenza stampa di presentazione di ExpoSalus presso la Fiera di Roma.

“Quindi è una vocazione naturale– ha continuato- quella di occuparsi di salute e sanità. Noi abbiamo creduto in ExpoSalus perché ha un obiettivo di fondo che a me sembra molto interessante, cioè quello di portare i cittadini, portare i pazienti, portare le persone comuni a contatto con quelle che sono le grandi questioni di questo tempo: l’innovazione tecnologica da un lato, ma anche gli stili di vita e la nutrizione. Come fare della prevenzione, come conoscere meglio i servizi che amministrazioni come la Regione Lazio mettono a disposizione della cittadinanza. Faccio gli auguri a questa manifestazione: avere ExpoSalus che funziona bene nei prossimi anni significa avere una regione che funziona bene”.

PICCINETTI: “ROMA MERITAVA UNA FIERA COME EXPOSALUS”

“Roma è la città con il più alto numero di centri di ricerca, le più grandi università, la sede del ministero della Salute, ma soprattutto anche un grande distretto farmaceutico, perciò non poteva che ospitare una manifestazione come questa”. Lo ha dichiarato Pietro Piccinetti, amministratore unico e direttore generale di Fiera di Roma, a margine della presentazione di ExpoSalus.

“Tutte le nostre manifestazioni- ha spiegato- hanno due anime: l’animo prettamente commerciale, che è l’incontro tra domanda e offerta perciò fra espositore, visitatore e buyer, ma soprattutto facciamo cultura, perché come dissero tante persone prima di noi Roma non può esimersi da dare cultura con la storia che ha”.

Il sogno di Piccinetti però è ancora più grande: fare della Fiera di Roma il centro del Mediterraneo. “Sono tornato da poco dalla Cina, dove Fiera di Roma ha presentato questo progetto che si chiamerà ‘One Belt, One Road’, porteremo qui dalle 200 alle 300 aziende cinesi che incontreranno altre centinaia di aziende italiane per fare joint-venture e sviluppo di attività. Roma deve essere assolutamente la punta finale di questa strada per aprirsi poi al Mediterraneo, Roma è la città più importante del Mediterraneo per cultura, per storia, per peso politico e ha una Fiera importante. Le Fiere- ha concluso- portano ricchezza, portano benessere, ma soprattutto costruiscono ponti”.

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