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Manovra, Fortuna (Unicusano): “Differenziale non abissale, spiegarlo a Ue”

Fabio Fortuna, ai microfoni di Radio Cusano Campus, in merito alle stime della Commissione Ue sul pil italiano e alle parole di Moscovici

Pubblicato:08-11-2018 15:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:45
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ROMA – “Nel Def del governo italiano emerge un rapporto deficit-pil del 2,48% dunque quasi un 2,5%, la Commissione dice 2,9%, percio’ il differenziale e’ lo 0,4 e non e’ un differenziale abissale, si potrebbe lavorare un pochino per spiegare meglio alla Commissione Ue perche’ c’e’ questo differenziale”. Cosi’ il rettore dell’UniCusano, Fabio Fortuna, ai microfoni di Radio Cusano Campus, in merito alle stime della Commissione Ue sul pil italiano e alle parole di Moscovici. “Se la Ue avviasse una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per deficit eccessivo- ha aggiunto- noi andremmo incontro a delle sanzioni che potrebbero aggirarsi intorno allo 0,5% del pil, allora forse vale la pena di riflettere su questo scostamento e vedere se ci si puo’ venire incontro. Un punto d’incontro, con buona volonta’ reciproca, si puo’ trovare”.

Riguardo le parole di Tria nei confronti delle previsioni della Commissione Ue, Fortuna ha commentato: “Tria ha reagito in modo brusco, dicendo che l’analisi e’ stata non attenta e parziale, avra’ i suoi motivi, pero’ indubbiamente questa dichiarazione mantiene un elevato grado di contrapposizione.
Mentre Moscovici oggi e’ stato meno duro del previsto, nonostante i dati che ha presentato. La posizione forte di Tria rientra nel gioco delle parti, com’e’ la questione non lo sappiamo esattamente per cui dobbiamo vedere quali saranno gli sviluppi, sperando bene per l’Italia”.


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