NEWS:

Intervista a Daniela Malpeli

Nome: Daniela Cognome: Malpeli Luogo e data di nascita: San Marino 23/06/1979 Professione: Libera

Pubblicato:08-11-2016 14:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

daniela_malpeli_sammarinesi_smNome: Daniela

Cognome: Malpeli

Luogo e data di nascita: San Marino 23/06/1979


Professione: Libera professionista (giornalista e ufficio stampa)

Residenza a San Marino: dalla nascita

Domicilio a San Marino: dalla nascita

Eventuale/i altra/e cittadinanza/e: Italiana

Partito: Sammarinesi

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

La legislatura passata è stata una sorta di “numero zero” di una nuova identità e di un nuovo ruolo, anche a livello internazionale, del nostro paese. I mutamenti culturali sono i più lunghi e i più sofferti, il governo uscente paga il prezzo di un cambiamento che ha colto molti impreparati.

Di passi validi ne sono stati fatti in ogni settore, ma di sicuro è mancato un progetto comune, un obiettivo chiaro verso il quale andare tutti insieme. Ogni espressione del paese, e quindi anche il governo, rimane permeata da una visione a compartimenti stagni che non aiuta quella trasformazione di cui avremmo invece bisogno.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Non credo nei 100 giorni, è un lasso di tempo troppo breve per ottenere dei risultati concreti. Viviamo un’epoca affetta da troppa ansia e troppa fretta: interventi strutturali importanti per dare un nuovo volto al paese necessitano dei giusti tempi e della giusta concertazione. Detto questo, di sicuro ci sono alcune priorità imprescindibili: la prima è intervenire sul mercato del lavoro affinché sia più flessibile e in grado di rispondere alle esigenze di tutti. E va proseguita quell’opera di innovazione, digitalizzazione e ammodernamento del sistema che ha già dato i primi risultati, ne sono testimonianza i dati positivi su economia e occupazione.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Sono mamma di un bimbo di 3 anni e di una bimba che nascerà in gennaio, sento particolarmente le tematiche legate alla famiglia. Non solo dal punto di vista del sostegno, ma anche di una cultura che consideri i bambini patrimonio di tutta la comunità. I bimbi e i giovani al momento sono esclusi dalla vita sociale: non hanno spazi o eventi a loro dedicati.

Un altro tema che mi sta a cuore è quello dell’equità, vedo troppe guerre tra categorie: dipendenti pubblici e privati, liberi professionisti, commercianti, artigiani, pensionati… Ognuno reclama i propri diritti. E’ necessario un passo in avanti in termini di equità e di uguali diritti e doveri per tutti, senza troppe divisioni di categoria.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Come ho detto prima non si può fare a meno di un progetto paese chiaro e condiviso. Come deve essere il nostro paese tra 10/20/30 anni? Una volta dipinto il quadro, nella maniera più dettagliata possibile, bisogna riuscire a remare tutti nella stessa direzione. Di ricette valide ce ne possono essere tante e sicuramente ogni coalizione ha le sue. Ma la vera differenza la farà l’unità di intenti.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

San Marino deve mantenere un equilibrio tra una maggiore integrazione con l’Unione Europea e il mantenimento della propria sovranità e della propria identità. Ma soprattutto il nostro paese, pur dando la giusta importanza al rapporto con l’Ue in cui è geograficamente inclusa, deve puntare sui rapporti con altri stati.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Antonio Onofri ha rappresentato sicuramente uno spartiacque nella storia politica di San Marino, portando avanti un’idea più moderna non solo di gestione della politica interna, ma soprattutto di politica estera.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Gandhi, perché dimostra come la forza di un ideale unita a una grande determinazione nel tenere fisso un obiettivo, sia in grado di raggiungere obiettivi che sembrano inimmaginabili.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Ho iniziato a seguire la politica come giornalista, prendendo confidenza con i lavori del Consiglio e, più in generale, con i meccanismi e le terminologie delle istituzioni e della politica. Nel 2013 ho iniziato il mio impegno politico nel movimento Noi Sammarinesi, che mi ha dato ulteriori basi di conoscenza e comprensione delle istituzioni del nostro paese.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Sono sempre stata orgogliosa del mio paese, soprattutto nelle esperienze che ho fatto all’estero da giovane, quando mi trovavo a raccontare le peculiarità di San Marino di fronte allo stupore di chi non ne aveva mai sentito parlare.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

L’empatia, un’indole pacata e la propensione alla mediazione: mai come in questo periodo storico, come ho già detto sopra, credo sia necessario fare lo sforzo di fare tutti un passo verso l’unità di intenti senza soffermarsi troppo su ciò che ci divide. E’ una “missione” che sento fortemente.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Mio nonno, sammarinese che ha vissuto quasi tutta la sua vita a Rimini, mi ha trasmesso l’amore per il nostro paese e un forte senso delle radici. Credo abbia gettato le basi per quell’interesse che ho sempre avuto nei confronti della vita politica, che ora si è trasformato in vero e proprio impegno.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Da tempo sono per me molto importanti la ricerca spirituale e la crescita umana, che coltivo attraverso letture ed altre esperienze. Questo influenza il mio approccio alla vita in generale e anche alla politica: parto dal presupposto che siamo tutti esseri umani e mi interessa ricercare ciò che può unire e creare valore, piuttosto che ciò che ci divide. Inoltre da ragazza ho fatto l’esperienza dello scoutismo, che mi ha insegnato valori fondamentali come l’essenzialità, la concretezza e l’operatività.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

Credo che le risposte alle domande precedenti possano rispondere a quest’ultima domanda.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it