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Elezioni Usa, dalla Russia con poco amore: “Due capitalisti, ma Trump…”

Ecco come la Russia guarda alle elezioni negli Stati Uniti. Putin preferisce Trump, la stampa descrive gli Usa come un Paese lacerato

Pubblicato:08-11-2016 11:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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trump_putinROMA  – Un Paese lacerato, diviso tra i candidati del “capitale industriale” e del “capitale finanziario“, con buona pace delle preferenze di Vladimir Putin per Donald Trump: punti di vista, sulle prime pagine della stampa russa nel giorno della sfida per la Casa Bianca.

‘Izvestija’, quotidiano moscovita con cent’anni di storia, apre con l’analisi di Sergej Filatov. Equivalente del “cremlinologo” per la Casa Bianca, l’esperto ricorda che nella “patria della democrazia” il voto non è diretto e decidono invece i “grandi elettori”. Accrescendo, questa la tesi, un elemento di sorpresa e imprevedibilità allo scontro di oggi.

“La vera battaglia è tra i due padroni dell’America” azzarda ‘Izvestija’: “I gruppi del capitale industriale e quelli del capitale finanziario”. Il primo comprenderebbe il “complesso militare-industriale” e starebbe dalla parte di Trump; il secondo farebbe capo a Wall Street e sosterrebbe Hillary Clinton per “destabilizzare nuove regioni del mondo” a vantaggio delle banche a stelle e strisce.


Con le altre interpretazioni proposte dalla stampa russa, quella di ‘Izvestija’ ha in comune il racconto degli Stati Uniti come Paese spaccato a metà. Basta leggere la ‘Pravda’, il vecchio organo del Pcus sovietico, secondo il quale “la grande maggioranza degli americani non crede che Clinton e Trump siano in grado di riunire il Paese dopo l’attuale feroce stagione politica”. E il giornale va oltre, con un’intervista sulla possibilità negli Stati Uniti di una “rivoluzione colorata”, rivolta di strada contro risultati truccati sul modello dell’Ucraina o della Georgia (Paesi dove Mosca ha sempre visto lo zampino Usa).

Le relazioni sono tese, conferma ‘Nezavisimaja Gazeta’. Il foglio moscovita pubblica un sondaggio congiunto del Levada Center e del Chicago council on global affairs: i rapporti tra russi e americani starebbero tornando quelli della “guerra fredda”.

E le preferenze di Putin, ricambiato da Trump, che lo ha definito “molto più leader” di Obama? Di tanto in tanto fanno capolino. In un programma di approfondimento l’emittente statale ‘Rossija’ ha dedicato otto minuti al racconto della campagna e nove a un focus sul rischio che Trump possa essere assassinato.

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