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Intervista a Renzo Jarno Vandi

Nome: Renzo Jarno Cognome: Vandi Luogo e data di nascita: San Marino 28/02/1974 Professione:

Pubblicato:08-11-2016 11:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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renzo_jarno_vandi_rete_smNome: Renzo Jarno

Cognome: Vandi

Luogo e data di nascita: San Marino 28/02/1974


Professione: Modellista

Residenza a San Marino: dalla nascita

Domicilio a San Marino: dalla nascita

Partito: Rete

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

L’inadeguatezza del governo a dare risposta alla crisi sociale e economica nella quale il paese si trova.

Inoltre vorrei evidenziare la mancanza di risposte dei precedenti governanti alle esigenze dei cittadini e la loro incapacità di dialogare con la gente, come hanno dimostrato in occasione dei referendum.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Come programma di governo ci sono delle premesse indispensabili a qualsiasi azione: 1) far emergere i dati nei vari settori; 2)mettere fine allo strapotere del Congresso di Stato; 3)eliminare gli sprechi e privilegi esistenti. Fatto ciò, sarà possibile procedere in vari settori.

Ritengo prioritario quindi il tema delle banche, il lavoro e la cultura.

Occorre poi dire che, anziché considerare i vari settori come se fossero comparti stagni, occorre procedere attraverso un modello sistemico che li integri dal momento che tutti i settori sono legati da un filo conduttore.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Credo che un paese vada bene solo se tutti i settori vanno bene, purtroppo non è questo il nostro caso e quindi occorre impegnarsi su tutti i fronti .

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Si è sempre aspettato il salvatore da fuori ma vorrei che fossimo più coscienti delle nostre possibilità, crearci da soli la nostra salvezza. Come? Investendo su ciò che ci distingue, in particolare nella nostra cultura e nel nostro territorio.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

La Repubblica di San Marino è la più piccola e più antica del mondo ma spesso in tanti contesti non ha fatto valere la sua sovranità.

Ritrovare e rimarcare la sovranità assieme alla neutralità, caratteristica trascurata in questi decenni, non farà altro che aprire porte a possibilità concrete di sviluppo.

L’Europa non va subita come fino ad ora, ma con essa ci si deve rapportare e collaborare creando sviluppo.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Certo, più di una, le persone libere di Rete che in questi anni si sono spesi per la nostra comunità.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Martin Luter King, Ghandi, Mandela, riuscendo a perseguire il loro scopo con un solo strumento difficile da usare, ma molto nobile: la pace.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Penso di avere avuto fino ad ora una vita piena di cose belle e brutte sia in ambito famigliare che nel lavoro: tutte se prese nel verso giusto fanno crescere .

Il lavoro è comunque stato molto importante per me perchè ho spaziato in diversi settori .

Quello che di bello sono riuscito a ricavarne, cercherò di metterlo a disposizione della comunità.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Sinceramente non ricordo momenti particolari, mi vengono in mente però le innumerevoli occasioni nelle quali avrei potuto esserlo.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Non so se sarò un bravo politico, ma so di essere una persona seria, rispettosa del prossimo e delle sue cose. Mi piace lavorare in squadra e quindi confrontarmi.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Quando il movimento Rete del quale faccio parte, ha iniziato la sua esperienza in Consiglio.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

L’arte e la scultura in particolare sono la mia passione, questa la pratico fin da piccolo e in parte mi hanno insegnato a vivere e ad avere voglia di fare.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

Penso che ogni candidato si possa creare le proprie condizioni per essere votato .

Le competenze servono come le capacità, ma la prerogativa a parer mio è anche la possibilità di essere liberi di fare, il non avere padroni, questo a mio avviso è il fattore determinante per la scelta del candidato.

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