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Intervista ad Alessandro Paoloni

Nome: Alessandro Cognome: Paoloni Luogo e data di nascita: San Marino, 5 Agosto

Pubblicato:08-11-2016 11:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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alessandro_paoloni_rete_smNome: Alessandro

Cognome: Paoloni

Luogo e data di nascita: San Marino, 5 Agosto 1980


Professione: Impiegato programmatore

Residenza a San Marino: dalla nascita

Domicilio a San Marino: dalla nascita

Partito: Rete

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Uno degli aspetti positivi è stato il superamento dell’opacità che ha creato tanti problemi all’economia reale, causando la perdita di posti di lavoro e la chiusura di aziende a causa dei controlli fiscali imposti dalle normative internazionali. Questo però è solo un aspetto parzialmente risolto, tra l’altro forzatamente grazie a pressioni esterne, di un sistema-paese ancora troppo poco trasparente ed efficace, dove spesso non si capisce dove davvero si annidino le cause di problemi divenuti annosi perché tenuti nascosti, a danno dell’intera collettività. La perdita di tutele nella sanità, nel lavoro, nelle pensioni hanno causato un peggioramento generalizzato della qualità della vita e una disaffezione dei cittadini allo Stato.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Premetto che le tempistiche dei punti seguenti non si esauriscono in simbolici 100 giorni. Vista la loro importanza è necessario iniziare il prima possibile ad operare in merito, per poi agire di conseguenza con adeguati provvedimenti.

Come programma di governo ci sono delle premesse indispensabili a qualsiasi azione: 1) far emergere i dati nei vari settori; 2)mettere fine allo strapotere del Congresso di Stato; 3)eliminare gli sprechi e privilegi esistenti. Fatto ciò, sarà possibile procedere in vari settori.

– Valutazione concreta dello stato del territorio, degli immobili e delle infrastrutture: sono tre elementi necessari a capire i margini di movimento immediato dell’economia interna e ad evitare eventuali emergenze improvvise e costose (ad esempio movimenti franosi, reti di servizio inadeguate, eccetera).

– Analisi approfondita della situazione di spesa, per annullare le distorsioni e gli sprechi, e di quella debitoria, intervenendo per recuperare i crediti che lo Stato vanta nei confronti dei creditori: questo consentirebbe di stabilire le risorse già disponibili, prima ancora di cercare di reperirne altre.

– Comprensione dell’attuale situazione progettuale, in collaborazione con gli uffici pubblici competenti e con i vari attori (Giunte di Castello, associazioni di categoria), per non dover ripartire da zero all’inizio della legislatura, ma studiando il potenziale di quanto già proposto, integrandolo opportunamente ed attuandolo se rispondente ai criteri di massima efficacia.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

La tutela del territorio e dell’ambiente è un tema imprescindibile, perché il luogo in cui viviamo è limitato e insostituibile; da esso dipende buona parte dell’identità del nostro Paese, con le risorse paesaggistiche e storiche su cui è stato costruito anche il turismo. Abbiamo consumato troppo e male il nostro limitato territorio, e continuiamo a non rispettarlo. Il mio impegno personale, già da anni, è quello di cercare di tutelare l’ambiente.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

La ricerca e lo sviluppo tecnologico sono settori che spesso non richiedono particolari spazi per essere svolti, possono coinvolgere un ampio ventaglio di attori (studenti, start up, atenei, aziende) e riguardare ambiti che vanno dall’agricoltura al terziario avanzato. Ovviamente anche in questo caso è necessario individuare quali scenari sono adeguati ad una realtà come quella sammarinese, che dovrà puntare ad infrastrutture telematiche e collaborazioni mirate, possibilmente improntate a migliorare l’uso di risorse limitate e a non gravare sull’ambiente. La nostra legislazione può favorire l’attrazione di investitori, come già possibile per quanto riguarda ad esempio l’omologazione di veicoli o parti di essi, la collaborazione sulla tutela di brevetti industriali, le proposte di salvaguardia della biodiversità senza la brevettazione delle sementi.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

L’Unione Europea ha criteri per molti aspetti troppo distanti da quelli che San Marino potrebbe oggettivamente seguire, perciò la collaborazione andrebbe commisurata tenendo conto delle dimensioni statuali e delle risorse.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

No, non ho riferimenti. Apprezzo l’impegno concreto delle persone, anche se non sono politici, mentre non mi piacciono egoismo ed arrivismo.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

No.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Le esperienze personali e costruttive sono tante, ma credo che la formazione sia necessariamente continua. Le informazioni e le opinioni cambiano nel tempo e nessuno può ritenersi un tuttologo; sono sempre necessari il confronto e la valutazione costruttiva.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

L’orgoglio di un Paese è dato dall’onestà, dall’impegno, dalla collaborazione e dall’assistenza alle fasce deboli, dalla trasparenza e dalla responsabilità. Si può essere fieri di coloro che si comportano di conseguenza, l’orgoglio rischia di far dimenticare il rispetto per gli altri.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Cerco di essere umile e paziente, unendovi serietà e determinazione per le cose che ritengo giuste.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Impegnarsi per le cose importanti dovrebbe essere il compito di ciascuno, indipendentemente dall’essere un “politico”. Occorre cercare di essere critici, propositivi e responsabili ogni giorno.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Da molti anni canto, sia in coro che da solista. La musica è una delle cose che rende la vita migliore, che permette di trovare strade nuove per esprimersi e che richiede impegno per migliorarsi, ma dà tanta soddisfazione.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

Non mi reputo il migliore, perché sarebbe arrogante e non corrispondente al vero, ma spero di far capire alle persone che ognuno può contribuire con il suo pensiero e la sua azione, purché sia tollerante e costruttiva, rispettosa e finalizzata ad aiutare gli altri.

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