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Intervista ad Oreste Morganti

Nome: Oreste Cognome: Morganti Luogo e data di nascita: San Marino 30/04/1948 Professione: Anarchico

Pubblicato:08-11-2016 10:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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oreste_morganti_rete_smNome: Oreste

Cognome: Morganti

Luogo e data di nascita: San Marino 30/04/1948


Professione: Anarchico in pensione

Residenza a San Marino: dalla nascita

Domicilio a San Marino: dalla nascita

Partito: Rete

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Penso abbia funzionato tutto benissimo (per loro ovviamente), la loro cultura infatti è il furto, la menzogna, il ricatto e si potrebbe andare avanti all’infinito. Perchè spesso, purtroppo, noi sammarinesi ci facciamo ingannare da maghi da cortile e da pidocchiosi giocatori delle tre carte, quindi SAMMARINESI E’ ORA CHE CI SVEGLIAMO!

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Onestà, democrazia e libertà. Qualunque cosa costruita sulla base di questi principi è meritevole. Le priorità devono essere rivolte a Sanità, Scuola, Sistema pensionistico e Lavoro per i giovani.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

La Giustizia: mettere in galera i noti e i meno noti ladroni e gettare le chiavi dalla finestra. Menù: pane secco e acqua di fiume! Perchè i farabutti devono marcire in galera.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Incentivare il Turismo con idee innovative e moderne, gettando al macero tutto il vecchiume che deriva da una gestione incompetente che non ha mai ricercato veri professionisti. Penso infatti che San Marino debba puntare al potenziamento del settore turistico per riuscire a risollevare la propria economia ormai disastrata, senza rinunciare alla propria libertà.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

San Marino è una tiepida goccia d’acqua in un oceano immenso. Mi raccontano che il piccolo Davide uccise Golia (ma questa è leggenda). Se poi la UE è questa ciofeca, credo sia meglio lasciar perdere. Se un giorno (100 anni) si trasformerà in una organizzazione democratica, allora ci si può pensare. Oggi come oggi le uniche nazioni alle quali conviene far parte della UE sono la solita Germania e la meno solita Francia.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Ermenegildo Gasperoni, fondatore del P.C.S. nel 1941, Segretario e Presidente fino alla morte. GRANDE UOMO, GRANDE POLITICO E GRANDE COMBATTENTE. Partecipò alla guerra di Spagna assieme a Celli di Serravalle, grande idealista democratico.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Antonio Gramsci, Pier Paolo Pasolini e Che Guevara. Il primo e il secondo ritengo siano i due più grandi intellettuali italiani, purtroppo massacrati dai fascisti. Il terzo è il simbolo della rivoluzione del secolo scorso.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Nel 1968 ero militante di lotta continua ed è stato il periodo più bello della mia vita. Nonostante i tanti errori vorrei ripetere anche oggi tale esperienza, ma con più cattiveria.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Come disse Einstein: “io sono cittadino del mondo”, quindi non appartengo a nessun paese.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Tenacia, ribellandomi ad ogni provocazione.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

La mia aspirazione è nata con la rivoluzione studentesca degli anni sessanta.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Istruttore e fotografo subacqueo, giocatore di tennis, amante viscerale della musica classica, jazz e operistica, lettore incallito. Da queste passioni ho appreso la bruttezza della morte.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

Prima di morire volevo provare a mettermi in gioco…..e penso sia arrivato il momento (non di morire, ma di giocare).

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