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Intervista a Davide Forcellini

Nome: Davide Cognome: Forcellini Luogo e data di nascita: Borgo Maggiore, 9/8/1982 Professione: Docente

Pubblicato:08-11-2016 10:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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davide_forcellini_rete_smNome: Davide

Cognome: Forcellini

Luogo e data di nascita: Borgo Maggiore, 9/8/1982


Professione: Docente Università

Residenza a San Marino: dalla nascita

Domicilio a San Marino: dalla nascita

Partito:Rete

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Credo che il problema fondamentale delle ultime legislature è che la classe politica ha smesso di rappresentare i cittadini prendendo decisioni sulle nostre teste senza condividerle, o peggio prendendole all’oscuro. Cosa ha funzionato bene? C’è forse qualcosa?

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Come programma di governo ci sono delle premesse indispensabili a qualsiasi azione: 1) far emergere i dati nei vari settori; 2)mettere fine allo strapotere del Congresso di Stato; 3)eliminare gli sprechi e privilegi esistenti. Fatto ciò, sarà possibile procedere in vari settori.

1. Attivazione della centrale dei rischi, per risalire ai creditori e recuperare i crediti NPL.

2. Applicazione dell’ISEE come parametro per orientare le politiche sociali in modo equo.

3. Redazione di una Costituzione per ristabilire la certezza del diritto.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Tematiche inerenti la conservazione e gestione del territorio orientata a criteri di ecosostenibilità ed equità sociale. Sviluppo dell’Università come volano dell’economia.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Come detto sopra, credo che lo sviluppo di San Marino deve essere legato all’Università e alla ricerca. L’internazionalizzazione delle nostre imprese è anche importantissimo per svincolarsi dal rapporto con l’Italia. Non si può rinunciare alla sovranità che nelle ultime legislature invece è stata svenduta all’imprenditore di turno.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

San Marino deve negoziare con l’Unione Europea un rapporto di reciproco interesse. Siamo un Paese che in passato era riconosciuto come tra i più nobili al mondo, a detta di Abraham Lincoln. Io voglio che San Marino torni a parlare ai grandi con la dignità che la nostra storia di 1700 anni merita.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Assolutamente no. Purtroppo tutte le figure che abbiamo avuto negli ultimi anni sono esempi negativi e sono loro la causa principale del degrado in cui ci troviamo.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Il presidente Obama, premio Nobel per la Pace nel 2009. La mia stima per lui è legata all’umile autorevolezza che dimostra in ogni circostanza. Per me è un vero leader.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Io credo che il mio lavoro mi dia la possibilità di confrontarmi con persone, situazioni e Paesi così diversi da San Marino. E questo mi dà la possibilità di imparare da queste esperienze molte cose che credo mi arricchiscano come persona. Mi piacerebbe poter aiutare il mio Paese ad uscire dal provincialismo e mediocrità in cui i politici delle ultime legislature lo hanno relegato.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Sono orgoglioso del mio Paese quando nei miei viaggi racconto che l’Unesco ha nominato San Marino nella lista in quanto testimonianza di democrazia. L’ultima volta è avvenuta quando ne parlai in un mio recente viaggio di lavoro.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Entusiasmo, dedizione e coraggio.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Sono un lottatore e odio le ingiustizie fin da quando ero piccolo. E nel mio Paese ho sempre visto un divario tra chi detiene il potere e i cittadini che lo subiscono. Per cui fin da giovane ero all’interno del mondo dell’associazionismo, poi mi sono automaticamente avvicinato alla politica.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Cerco di imparare da tutto e da tutti. Il mio lavoro è il faro centrale della mia vita, anche privata. Mi insegna il rispetto del tempo, la dedizione e la determinazione. Ho imparato a rispettare le persone che stimo, ad acquisire la consapevolezza dei miei limiti e il coraggio necessario a superarli.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

Un po’ quello che ho già risposto. Credo che chi fa il politico deve avere obiettivi da portare avanti non per se stesso ma per tutti quanti. Su questo mi impegnerò con tutto l’entusiasmo, il coraggio e la dedizione che conosco.

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