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Minori, Garante Bolzano: “Su progetto Fami Albano rispetti il ruolo dei colleghi ‘locali'”

"Con i colleghi abbiamo provato a lungo a collaborare con la Garante, finora senza successo"

Pubblicato:08-10-2018 14:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:39

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ROMA -“Con i colleghi abbiamo provato a lungo a collaborare con la Garante Albano, finora senza successo. Più volte abbiamo avuto dei colloqui con lei, io stessa sono scesa a Roma da Bolzano ben due volte. Ma gli incontri non hanno avuto gli esiti sperati e ancora non abbiamo avuto modo di conoscere il progetto Fami nella sua interezza”. Lo ha detto la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Provincia autonoma di Bolzano, Paula Maria Ladstaetter, a proposito della lettera sottoscritta da 16 garanti locali, inviata al vicepremier Matteo Salvini in cui si lamenta l’estromissione da parte della Garante nazionale Filomena Albano, dal progetto di monitoraggio dei minori stranieri, contenuto nel ‘Fami’ 2014-2020.
“Sul Fami e sulla sovrapposizione di fondi che si verrebbe a creare con l’articolo 11 della legge Zampa- ha spiegato ancora la garante- si è espressa anche la Corte dei Conti. Tutti noi garanti locali ci siamo attivati da subito per la formazione dei tutori volontari per minori stranieri non accompagnati. A Bolzano ho stipulato immediatamente un protocollo con il Tribunale dei Minori e ho attivato dei corsi per gli aspiranti tutori sia in lingua italiana che in lingua tedesca. Ora chiediamo rispetto dei ruoli e delle competenze, per poter svolgere al meglio il nostro compito”.

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