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Infortuni sul lavoro, Furlan (Cisl): “Strage infinita, già 672 morti”

Mattarella: "Il rischio di infortunio deve essere neutralizzato al suo insorgere in qualsiasi luogo e per qualsiasi forma di lavoro"

Pubblicato:08-10-2017 13:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:46

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ROMA – “Sono già 672 i morti sul lavoro nel 2017. Dobbiamo fermare questa strage infinita. Serve più rispetto per la salute e la vita”. Lo ha scritto oggi su Twitter la segreteria generale della Cisl, Annamaria Furlan, in occasione della 67ma Giornata nazionale per le vittime degli infortuni sul lavoro, ricordando l’impegno della Cisl per il rispetto in ogni luogo di lavoro delle regole per la sicurezza e la necessità di rafforzare la cultura della prevenzione.

MATTARELLA: INTOLLERABILE LA MANCANZA DI PREVENZIONE DI INCIDENTI

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente dell’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del lavoro – ANMIL, Franco Bettoni, il seguente messaggio. “Le iniziative che oggi si svolgono in tutte le province italiane a partire da Cagliari costituiscono un momento di importante riflessione sul dramma degli infortuni sul lavoro. Prevenzione e attenzione alle vittime sono i cardini di una riflessione necessaria in materia di sicurezza. Il rischio di infortunio deve essere neutralizzato al suo insorgere in qualsiasi luogo e per qualsiasi forma di lavoro: solo così si può parlare di salvaguardia della salute. Ma se l’infortunio si verifica, l’invalidità, come la malattia, non deve essere lasciata a se stessa. La rilevazione statistica in materia di infortuni ci indica che alcuni settori sono esposti al rischio più di altri, ciò chiama in causa il meccanismo dei controlli e le politiche di prevenzione, che devono inseguire senza arresto le più efficaci occasioni di ammodernamento offerte dallo sviluppo tecnologico. Oggi si dispone di tecniche e conoscenze avanzate: non è tollerabile che esse non siano poste al servizio della persona, per prevenire ogni forma di lesione o malattia, nonché riabilitare coloro che degli infortuni sono stati vittime. Troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro vi siano ragazzi giovanissimi. Il lavoro irregolare deve essere contrastato in tutti i modi: la legislazione è puntuale, sta a tutti gli interlocutori attuarla e rispettarla”.


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