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A Natale il cinepanettone, una storia tutta italiana

Dal 1983 a oggi, trent'anni di commedie natalizie

Pubblicato:08-07-2018 08:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:59

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ROMA, 14/12/2017 – Natale, tempo di regali, abbuffate e… cinepanettoni. Almeno un tempo era cosi’. Il 25 e 26 dicembre si andava al cinema per ridere di cuore insieme ad amici e parenti. Un vero e proprio rito natalizio che permetteva agli esercenti di realizzare incassi da capogiro. Al bando le velleita’ artistiche e ghettizzati gli amanti della settima arte con la puzza sotto il naso, si correva nelle sale per vedere uno spaccato d’Italia (la piu’ trash per alcuni, la piu’ reale per altri) che non aveva altra pretesa se non quella di far ridere. Protagonista indiscussa dei film di Natale e’ stata certamente la coppia formata da Massimo Boldi e Christian De Sica, il cui sodalizio artistico nasce nel 1986 sul set di Yuppies. Decine i film realizzati insieme durante quasi 20 anni di lavoro, fino all’ultimo, quel ‘Natale a Miami’ che ha segnato la definitiva separazione tra i due.

A NATALE 2017 BOLDI E DE SICA DI NUOVO ‘INSIEME’


Quest’anno pero’ i due attori saranno protagonisti di ben 3 pellicole natalizie in uscita il 14 dicembre. Come e’ possibile? No, i due artisti non hanno firmato il tanto atteso armistizio e infatti li vedremo in due differenti pellicole che arriveranno nelle sale il medesimo giorno: ‘Natale da chef’ di Neri Parenti con Massimo Boldi e il film diretto dal tanto discusso Fausto Brizzi ‘Poveri ma ricchissimi’, con Christian De Sica.
Alla classica doppietta cinematografica natalizia, a cui ci siamo abituati ormai da oltre 10 anni, si aggiunge quest’anno il cinepanettone ‘nostalgico’: ‘Super vacanze di Natale’. Diretto da Paolo Ruffini e prodotto da Aurelio De Laurentis, la pellicola e’ un collage di oltre 30 anni di questo genere cinematografico, che annovera gag e citazioni cult della storia dei cinepanettoni.

COS’È IL CINEPANETTONE?

Il termine cinepanettone nasce negli Anni 90 per indicare quei film comico-demenziali in uscita nei cinema durante le festivita’ natalizie. Il termine molto presto assume un’accezione negativa identificando un genere cinematografico popolare, caratterizzato in buona parte da turpiloquio e gag di basso rango, le cui trame, piuttosto stereotipate e ripetitive, raccontano storie di tradimenti e in cui le donne quasi sempre appaiono come puri oggetti sessuali. Parlare di cinepanettoni solo in questi termini sarebbe pero’ riduttivo. L’incredibile e duraturo successo di questi film va infatti ricercato nel legame di questo genere cinematografico con la storia del nostro Paese. Non a caso il cinepanettone nasce negli Anni 80, gli anni del boom economico e della tv commerciale, dei ‘Drive in’ e dei ‘Colpo grosso’.

IN ORIGINE FU… COVELLI

Il primo cinepanettone secondo Carlo ed Enrico Vanzina, registi intrinsecamente legati a questo tipo di cinematografia, fu ‘Vacanze di Natale‘ del 1983, da loro diretto. L’idea di realizzare questo film nacque a seguito del successo di un altro cult degli Anni 80, ‘Sapore di sale’. Il produttore Aurelio De Laurentiis chiese quindi ai fratelli Vanzina di realizzare una pellicola simile, ma da ambientare in una localita’ sciistica, una versione moderna di ‘Vacanze d’inverno‘ del 1959 con Alberto Sordi e Vittorio De Sica. Il risultato fu un successo di pubblico superiore alle aspettative: ‘Vacanze di Natale’ incasso’ quasi tre miliardi di lire. Protagonisti della pellicola corale due famiglie in vacanza a Cortina: gli altolocati Covelli (Christian De Sica, Riccardo Garrone, Rossella Como, Marco Urbinati, Roberta Lerici), facoltosa famiglia di Milano, e i romanisti e romanacci Marchetti (Claudio Amendola, Mario Brega, Rossana Di Lorenzo, Franca Scagnetti). In mezzo il pianista Billo, interpretato da Jerry Cala’, diviso tra la sua passione per le donne e il sentimento vero per Ivana (Stefania Sandrelli), il suo primo amore.

Il risultato e’ un film divertente e leggero, specchio del proprio tempo, di una borghesia che lottava per emergere nei salotti dell’alta societa’, tanto da spendere per una settimana a Cortina, la meta piu’ chic dell’epoca, l’equivalente di cio’ che avrebbe permesso di soggiornare due mesi nella piu’ vicina ed economica Ovindoli, come ricorda Arturo Marchetti a suo figlio.

A decretare il successo della pellicola oltre a una sceneggiatura frizzante che gioca sulle differenze (Nord/Sud, raffinato/rozzo, ricco/arricchito) sicuramente un cast d’eccezione, che annovera alcuni di quelli che saranno i volti comici dei successivi 20 anni della cinematografia italiana e che in parte ritroveremo l’anno successivo in ‘Vacanze in America‘ di Carlo Vanzina. Protagonista di questa pellicola, uscita nelle sale a Natale 1984, un gruppo di studenti della scuola cattolica San Crispino capitanati da don Buro (Christian De Sica) in viaggio da Roma verso l’immensa e ‘shhmisurata’ America. Il prete ciociaro e’ diventato in seguito un personaggio icona di questo genere cinematografico, tanto da essere riproposto quasi un decennio dopo nel film ‘Anni 90 – Parte II‘ di Enrico Oldoini.

https://youtu.be/xKg7w3fjavU


GLI ANNI 90 E IL SUCCESSO DEL TRASH ITALIANO

Gli Anni 90 sono quelli in cui il cinepanettone trova una sua forma ben definita, la formula vincente che gli permette di anno in anno di non perdere spettatori ma anzi di aumentarne, nonostante le storie che vengono proposte siano pressoche’ sempre le stesse.

Equivoci e tradimenti sempre al centro di vicende improbabili i cui protagonisti si fanno sempre piu’ ricchi, volgari e superficiali.

Dal ’90 al ’93 nei film di Natale diretti da Enrico Oldoini la coppia De Sica-Boldi, affiancata da tanti altri comici italiani (tra cui Jerry Cala’, Ezio Greggio, Andrea Roncato, Nino Frassica), si consolida per diventare di li’ a poco, la protagonista indiscussa di tante altre pellicole successive.

Prima tra tutte ‘S.P.Q.R.- 2000 e mezzo anni fa‘ diretta nel 1994 da Carlo Vanzina, film nel quale le vicende di Mani pulite vengono riviste in chiave ‘cinepanettoniana’ e trasportate nell’antica Roma. A fianco al senatore corrotto interpretato da De Sica e all’integerrimo magistrato Antonio Servilio (Boldi) appare anche il comico americano Leslie Nielsen, uno dei tanti attori d’oltreoceano che decideranno di prendere parte alle commedie natalizie made in Italy.  L’anno dopo sara’ l’idolo delle teenager Luke Perry, protagonista della famosa serie tv Beverly Hills 90210, ad unirsi a Boldi e De Sica in ‘Vacanze di Natale 1995‘, a cui seguiranno Ronn Moss (il Ridge di Beautiful) e Danny De Vito.

GLI ANNI 2000 E IL DECLINO DEL CINEPANETTONE

Gli anni 2000 sono quelli in cui il cinepanettone raggiunge le sue vette piu’ alte. Il genere cinematografico e’ facilmente identificabile gia’ dal titolo, che nel 90% dei casi inizia con Natale a/in/su seguito dalle piu’ esotiche e gettonate mete turistiche del mondo. Negli anni dei voli low cost infatti le vacanze devono essere piu’ glamour e quindi bando all’avarizia: si va sul Nilo, a Miami, in India e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. A fianco alla coppia storica, nuovi interpreti della comicita’ nostrana da Enzo Salvi ai Fichi d’India, da Biagio Izzo a Paolo Ruffini. Un successo dopo l’altro fino al quel ‘tragico’ Natale a Miami del 2005, che rappresenta la fine di un’era.

Il film che segna la separazione della storica coppia Boldi-De Sica fu uno dei loro piu’ grandi successi: incasso’ ben 21 milioni di euro. Negli anni successivi i due attori continuano a realizzare cinepanettoni in maniera autonoma: De Sica seguendo il filone vacanziero-natalizio ‘Natale a…’, e Boldi tentando di rompere in parte con il passato, almeno nel titolo delle sue pellicole. Nonostante i loro tentativi la formula magica oramai non sembra piu’ funzionare. Superficialmente si potrebbe pensare che cio’ sia dovuto alla loro separazione, ma la causa e’ certamente ben piu’ profonda.

Il fenomeno cinepanettoniano e’ infatti probabilmente un unicum nella storia del cinema a livello internazionale. Riuscire a incassare in un periodo ben specifico dell’anno milioni di euro per circa 3 decenni non e’ certo cosa da poco ed e’ impossibile pensare che cio’ dipenda solamente dagli interpreti o dalla confezione commerciale del prodotto. Probabilmente aveva ragione il giornalista Curzio Maltese quando nel 2011 scriveva: ‘Il crollo di incassi del cinepanettone di Natale (…) e’ forse il primo e piu’ clamoroso segno della fine dell’epoca berlusconiana.

Il cinepanettone sta al ventennio berlusconiano cosi’ come i ‘telefoni bianchi’ stanno al ventennio fascista. (…) Le anomalie, politica e cinematografica, hanno viaggiato in parallelo dall’inizio degli Anni 90 fino a ieri, per crollare di schianto insieme’. Tutto vero, ma il dubbio resta: quelle persone che dichiaravano di non amare questo genere cinematografico, ma che poi immancabilmente ogni anno facevano file chilometriche per accaparrarsi un posto in sala, non sentiranno un po’ la mancanza di quel rito sociale e famigliare che guarda caso aveva luogo in momento dell’anno che tende ad unire piu’ che dividere? Chissa’ che non l’abbia vista lunga come al solito De Laurentiis scommettendo nel 2017 su un film a costo zero, che fara’ leva sulla nostalgia degli italiani. Al botteghino l’ardua sentenza.

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