ROMA – “La cosa che ha scritto Renzi, in un libro che non ho letto, se uno la vuole leggere in modo onesto, è assolutamente ragionevole“. Lo dice il premier Paolo Gentiloni al termine del G20 ad Amburgo. Se uno, invece, prosegue Gentiloni, vuole leggere, e c’è chi lo fa” nel contesto politico italiano, “la frase ‘aiutiamoli a casa loro’, e quindi se vogliono venire a casa nostra li mitragliamo, alziamo un impossibile muro in mezzo al mare, li mettiamo in galera ecc. ecc. Ecco, sarebbe una lettura “piuttosto bizzarra“.
“L’Italia sta facendo uno sforzo importantissimo, e che io rivendico a testa alta. Penso che sia importante quanto sta facendo sul terreno del salvataggio e dell’accoglienza”, dice ancora Gentiloni durante la conferenza stampa alla fine del G20. “Non ci possiamo accomodare all’idea che ci siano i salvataggi internazionali e l’accoglienza a carico di un paese solo”, prosegue il premier, che aggiunge: “Penso che per i paesi europei sia difficile sfuggire a un’azione più responsabile e concertata, certo qualche passo avanti è stato fatto ma penso che sia largamente insufficiente“.
“Essere riusciti, in questo documento”, a ribadire “gli impegni assunti a New York, non era scontato” perche’ “c’è una spinta a considerare quella strada come sbagliata. E quindi penso che sia un compromesso onorevole”, dice ancora il premier.
La Francia? “Non parlerei di indifferenza. Abbiamo punti di vista diversi e confido nel fatto che l’Italia è dalla parte della ragione e che quindi, con i propri vicini e alleati, possa fare passi in avanti. Non mi aspetto conversioni improvvise”, dice il premier a proposito della posizione della Francia.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it