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A Bologna il restauro del Nettuno si ri-allunga, fine lavori a dicembre 2017

Inizialmente i lavori dovevano finire nel dicembre scorso, poi a luglio. Dureranno altri sei mesi

Pubblicato:08-07-2017 13:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:30

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BOLOGNA – Si allungano ancora i tempi per il restauro del Nettuno a Bologna, che ora dovrebbe finire in dicembre. Il Gigante doveva essere liberato dalle gabbie del cantiere già alla fine del 2016, ma i restauratori hanno dovuto fare i conti con più problemi del previsto, che hanno richiesto un surplus di studi scientifici e di interventi. E così, il termine dei lavori era già posticipato di sei mesi. “Il ponteggio resterà montato fino a luglio e i cantieri si concluderanno a settembre”, pronosticava l’assessore Riccardo Malagoli nel dicembre scorso. Ma neanche la nuova scadenza è stata sufficiente, tanto da costringere il Comune di Bologna e l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr) a firmare una nuova convenzione. Il nuovo accordo, si legge nel testo, “avrà durata fino alla conclusione del restauro completo della fontana, previsto per dicembre 2017“. E Palazzo D’Accursio si impegna a versare altri 155.000 euro all’Iscr per il completamento del restauro e delle attività di documentazione ed elaborazione dei dati raccolti.

DURANTE I LAVORI SONO EMERSE CRITICITA’

Cos’è successo? Nel corso dei lavori sul Nettuno, sono emerse “alcune criticità connesse a situazioni non rilevabili nella fase di progettazione che non hanno permesso, allo scadere della convenzione, il compimento delle operazioni e lavorazioni indicate nelle previsioni progettuali”. Oltre ai problemi di natura strutturale, quindi legati alla staticità della statua, che hanno richiesto “approfondimenti di analisi e studio”, è stato necessario rimuovere i protettivi applicati sulla vasca e sul monumento nei precedenti restauri. E’ stato rilevato infatti un “preoccupante fenomeno di corrosione sulle superfici della statua del Nettuno e sulle sculture in bronzo, attivo anche al di sotto dei protettivi applicati nel restauro del 1988-89“.

di Andrea Sangermano, giornalista professionista


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