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Ecco il Centro europeo per salvare gli ostaggi nelle zone di guerra – VIDEO

POGGIO RENATICO (FERRARA) - Sette paesi europei insieme per salvare militari e civili, come i viaggiatori, gli operatori

Pubblicato:08-07-2015 16:06
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:26

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POGGIO RENATICO (FERRARA) – Sette paesi europei insieme per salvare militari e civili, come i viaggiatori, gli operatori delle ong o i giornalisti, catturati o in pericolo in zone di guerra o di crisi. Un gruppo che mette assieme aeronautica e forze speciali di Italia, Belgio, Olanda, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito che da ora saranno formate e agiranno assieme per trarre in salvo cittadini europei in diverse zone del mondo.

European Personnel Recovery Centre

European Personnel Recovery Centre

Nasce ufficialmente oggi, con l’inaugurazione del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, l’Eprc, European Personnel Recovery Centre (Centro europeo per il recupero del personale), un centro internazionale per la formazione di militari che trova spazio nel comando delle azioni aeree di Poggio Renatico, in provincia di Ferrara, dove 18 militari (di cui nove italiani) si occuperanno dell’addestramento e la preparazione per le operazioni di recupero.


Il progetto, che rientra in un più ampio piano di revisione e integrazione delle forze militari europee vuole anche rispondere alla pratica del sequestro di cittadini europei da parte di organizzazioni criminali per finanziarsi o negoziare con Stati e organizzazioni internazionali. Il via al nuovo centro, stamane davanti a rappresentanti dei sette Paesi, è stato accompagnato da una serie di dimostrazioni ‘sul campo’, con l’impiego di forze speciali, cinque aerei e due elicotteri dell’aeronautica, che hanno sfrecciato nei cieli della base, coi militari che si sono calati con le corde dagli elicotteri per ‘salvare’ il civile, mentre un Eurofighter, un Tornado, un Amx e gli altri velivoli tenevano sotto controllo l’area dall’alto.

Elicottero_Aeronautica_Militare

Elicottero_Aeronautica_Militare

Alla cerimonia di inaugurazione, c’erano anche generali e luogotenenti dei sei paesi che lavoreranno assieme per il centro. “E’ un vero sistema integrato a disposizione di militari e civili- ha spiegato il capo di stato maggiore dell’Aeronautica Pasquale Preziosa– e nel centro, il comando sarà a rotazione di tutti i sette Paesi, a cominciare dall’Italia”.

Accanto a lui Andrew Pulford, capo di stato maggiore dell’Aeronautica britannica, che ha sottolineato l’importanza di un progetto che rende più efficienti le azioni e sul quale “abbiamo lavorato per mesi e anni”. Per il capo di stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano l’Eprc “aggiunge un elemento alla discussione europea sull’unione e la collaborazione delle Forze armate”. Per costruire le forze armate europee, gli ha fatto eco il ministro della Difesa, “l’importante è fare in passo alla volta, evocarlo soltanto è un ottimo stimolo ma per costruirle davvero bisogna mettere insieme degli assetti, come quello di oggi”.

R. Pinotti e P. Preziosa

R. Pinotti e P. Preziosa

L’Italia ha delle “capacità nelle forze armate che ci sono riconosciute in tutto il mondo, a volte siamo noi italiani che ci buttiamo giù- ha proseguito Pinotti- ma noi siamo leader in molti settori, siamo un asset importante e ci assumiamo una fetta di responsabilità per la sicurezza del mondo”, quindi il fatto che il centro sia a Poggio Renatico “è un riconoscimento del nostro impegno a livello internazionale”. Parlando in particolare dell’Eprc, Pinotti ha ricordato che “purtroppo i rischi per le persone in alcune zone sono elevati, sia per gli europei che per i cittadini dei paesi islamici moderati ed è importante che ci sia un’alleanza tra i vari Paesi che sia a disposizione di militari e civili”.

di Angela Sannai- Giornalista Professionista

Video Davide Landi

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