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Accoglienza e servizi, Monti: “Il Porto di Civitavecchia sarà un’eccellenza” – VIDEO

CIVITAVECCHIA - Un porto d'eccellenza per l'accoglienza dei passeggeri in transito quotidianamente su navi da crociera e traghetti

Pubblicato:08-07-2015 14:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:26

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CIVITAVECCHIA – Un porto d’eccellenza per l’accoglienza dei passeggeri in transito quotidianamente su navi da crociera e traghetti di Civitavecchia. E’ questo l’obiettivo dell’Autorita’ portuale, che questa mattina ha presentato i risultati di una ricerca commissionata al centro studi Codacons-Comitas sui servizi dello scalo laziale. Duemilacinquecento le interviste realizzate da psicologi a viaggiatori in partenza e arrivo nel porto, per evidenziare una grandissima criticita’: “l’assenza di sistema e la carenza di rapporti tra lo scalo e la citta’”, sottolinea Francesco Tamburella, responsabile del centro studi, al punto da rendere il porto di Civitavecchia “un corpo estraneo che non viene sfruttato”.

I passeggeri si sono lamentati per “la mancanza di un deposito bagagli o di luoghi d’attesa al coperto. Inammissibili carenze infrastrutturali e dei punti di primo soccorso” sommate a una “inadeguata percezione della sicurezza”. Insomma, per il Codacons “la citta’ si deve svegliare e il porto la deve seguire”. Perche’, come spiega il presidente Carlo Rienzi, qui ci troviamo di fronte a “un’occasione totalmente sprecata, con crocieristi abbandonati in giro per la citta’”. Ma per il futuro “noi stessi ci sforzeremo di migliorare, per esempio aprendo uno ‘sportello del crocierista’, sulla scorta di quello del pellegrino collocato a 50 metri dal Vaticano, in ottica Giubileo”.


La ricerca e’ stata condotta nel dicembre 2014 nella “consapevolezza che il nostro porto avesse bisogno di restyling in termini di accoglienza”, spiega il presidente dell’Autorita’ portuale, Pasqualino Monti. In questo lasso di tempo “abbiamo gia’ avviato misure concrete: siamo al 50% degli interventi e in due-tre anni contiamo di riuscire a soddisfare il più possibile i passeggeri, contando sulla sinergia indispensabile con la citta’”.

Le criticita’ “forti ancora restano nello scalo”, ma nel dettaglio ci sono gia’ stati interventi “per il deposito bagagli, per i punti di primo soccorso dislocati lungo tutte le banchine e con personale portuale formato grazie alla collaborazione con l’Ares, per il potenziamento degli infopoint e della sicurezza”. Resta la “parte di infomobilita’ con misure e investimenti importanti varati pero’ proprio ieri con una delibera in sede di comitato portuale”. Insomma, il porto di Civitavecchia potrebbe affiancarsi alla stazione Termini di Roma o all’aeroporto di Fiumcino dal punto di vista dei servizi ai passeggeri? “Sono realta’ totalmente differenti perche’ qui abbiamo tantissimi spazi aperti- precisa Monti- ma sono convinto che con le dovute proporzioni nel giro di due o tre anni riusciremo a far diventare il porto un’eccellenza“.

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