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Social, realtà aumentata, business: a Milano l’11esima edizione del Forum della Comunicazione

Si è chiuso ieri a Milano il principale appuntamento italiano della comunicazione d'impresa e pubblica

Pubblicato:08-06-2018 14:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:14
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MILANO – Come interagire, competere e misurarsi sui nuovi asset della comunicazione. Ne hanno parlato oltre 100 speaker e 30 aziende partner all’11^ edizione del Forum della Comunicazione che si è concluso ieri sera a Milano. Si tratta del principale appuntamento italiano della comunicazione d’impresa e pubblica.

In questa edizione, molto partecipata, il dibattito si è incentrato su alcuni temi chiave: da come diventare un experience maker alla strategia della realtà aumentata, dal gioco al business, alle sfide nate dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dalle tecnologie esponenziali. Alla fine sono scaturite molte idee, visioni e riflessioni utili per la crescita professionale e per lo sviluppo economico e sociale del Paese.

https://youtu.be/N9iYDpvdbi4


 

“UN SOCIAL VINCENTE?, NO FOLLOWERS PAGATI”

Per avere successo nella comunicazione digitale “non serve comprare followers, bisogna lavorare con pazienza” in rete. Il consiglio viene da Enzo Rimedio, esperto di comunicazione, blogger consultant e autore di libri come “Digital Pr” a margine del Forum della comunicazione.

“Con la disintermediazione digitale- sottolinea Rimedio- oggi il comunicatore può arrivare direttamente al suo pubblico tramite i propri canali digital, social media in testa, e quindi l’approccio cambia, in quanto il messaggio è diretto, non è mediato da un interlocutore terzo”. Per avere successo sui social, dove tutto sembra istantaneo, continua l’esperto, la regola che deve seguire il comunicatore è quella della “pazienza”, e “non serve ‘barare’, comprando followers”, anche per chi ha “grossi budget”.

Il comunicatore deve sapere che possono essere necessari anni per creare una grande platea di followers attorno a un’azienda, “ricordandosi che dietro i profili social ci sono persone, e il lavoro va fatto quasi individualmente, da persona a persona, e questo richiede molto tempo”. Certamente gli influencers giocano un ruolo importante in Rete, precisa, ma bisogna sviluppare la propria impronta creativa, mettendo da parte l’invidia per chi ha migliaia di followers. Sul tema al centro del Forum, “opportunità aumentate”, Rimedio spiega che con questo termine si intende che le possibilità sono moltiplicate perché “aggiungiamo al reale anche il mondo del digitale”, che “quasi non ha confini”.

SAMSUNG: ‘IA’ CAMBIA SERVIZI, CUCINA DOCET

“Intelligenza aumentata è tutto quel mondo che rende i prodotti animati, grazie alla connessione a ‘cervelli informatici’, con la finalità di offrire nuovi servizi al consumatore”. Lo spiega Daniele Grassi, vice-presidente di Samsung Electronics Italia, a margine del Forum della comunicazione. Con l’intelligenza artificiale oggi è possibile “usare i dati di comportamento del consumatore per migliorare e offrire al medesimo delle performance migliori per l’utilizzo di alcuni servizi”, continua Grassi, menzionando un “esempio basic, legato alla cucina, per far capire al pubblico”: nella quotidiana attività di preparare pietanze “l’intelligenza artificiale può captare il colore della cottura, ad esempio, di una torta e bloccare il forno nel momento in cui il momento di cottura è perfetto”. Questo è un esempio semplice, spiega ancora il vice direttore di Samsung Italia, ma è per far capire nuove potenzialità.

Oggi infatti obiettivo della comunicazione nel mondo dell’elettronica “è spiegare al consumatore tematiche complesse in maniera semplice”, dice ancora Grassi evidenziando che “oggi la comunicazione ha un ruolo maggiore rispetto a dieci anni fa, quando era lineare e monodirezionale” ed è al centro delle strategie aziendali, “perché deve spiegare al consumatore ciò che in più può fare, tramite alcuni servizi”.

REALTÀ AUMENTATA RIDUCE SPESA MANUTENZIONE

“Con la ‘realtà aumentata’ oggi è possibile ridurre i costi aziendali per la manutenzione di macchinari, la presentazione virtuale di un prodotto in una fiera espositiva e la formazione del personale”. Lo spiega Federico Gufoni, responsabile marketing e comunicazione di Tecnosistemi, a margine del Forum della comunicazione a Milano. “Oggi per ‘realtà aumentata’ si intende l’applicazione alla realtà ‘fisica’ di un livello di dettaglio di mondo virtuale, con dei benefici”, evidenzia Gufoni che precisa come si tratti di attività diverse rispetto alla realtà virtuale, in cui il soggetto viene completamente spostato su un mondo parallelo per finalità di entertainment.

Si tratta piuttosto di “usare macchinari industriali per via digitale”, ad esempio, “applicando un testo virtuale in fase di manutenzione di macchinari”. In questo modo “le persone incaricate di fare manutenzione possono svolgerla ‘da remoto’, ovvero da sedi anche distanti dal luogo dove si trova il macchinario, in qualsiasi orario. Questo comporta la riduzione dei costi di trasferta con la garanzia di un servizio continuo”. Anche “trasportare un macchinario in una fiera ha un costo- continua il responsabile marketing di Tecnosistemi-. Grazie alla tecnologia oggi un prodotto può essere presentato digitalmente in un’esposizione fieristica tramite la realtà virtuale, riducendo una spesa e al garantendone la visibilità, seppur virtuale”.

UTILITALIA: DIGITALE CAMBIA SERVIZI PUBBLICI

“Negli ultimi anni il digitale ha cambiato il modo con cui i cittadini fruiscono dei servizi pubblici e sta mutando anche il sottosuolo delle nostre città, oggi dotato di tecnologie avanzate”. Ad affermarlo è Gian Luca Spitella, direttore area comunicazione Utilitalia, a margine del Forum della comunicazione. Spitella evidenzia che il tema è quello di “servizi con cui entriamo in contatto 24 ore su 24 e accompagnano la nostra vita”. Si tratta di forniture “di acqua, energia, gas e di tutto ciò che ci serve per fare quello di cui abbiamo bisogno dalla mattina quando ci alziamo: dal prepararci il caffè all’accendere la luce e il gas”.

Il digitale ha cambiato il modo con cui tutti questi servizi sono offerti agli utenti, continua Spitella, “basta pensare che un tempo si andava a uno sportello per realizzare un contratto, mentre oggi è cambiato tutto: oggi offriamo servizi in maniera smart, puntiamo a brevi tempi di risposta verso i nostri clienti e la tecnologia riempie il sottosuolo delle nostre città per offrire servizi migliori ai cittadini”. C’è infatti un cambiamento in atto “sotto le nostre città”, prosegue Spitella, “nel sottosuolo la città oggi è fatta di Internet of things (Internet delle cose-Iot), di monitoraggio e sensori che controllano quanta acqua passa in un determinato segmento, o quanta acqua si consumi”.

Le aziende di utilities stanno cambiando le città, dice ancora Spitella, “al di ‘sopra’ per quanto riguarda la fruizione dei servizi, e ‘al di sotto’ per quanto riguarda l’infrastruttura. Dai cavi in fibra ottica alle vecchie tubature dell’acqua, tutto viene modernizzato, giorno dopo giorno“. Oggi “la tecnologia entra a un livello così profondo che da un satellite si può capire se c’è una perdita di acqua in un punto preciso della città”, dice ancora il responsabile comunicazione di Utilitalia, che osserva come “le aziende che da un centinaio di anni si occupano di servizi pubblici hanno dovuto mutare la loro forma e devono continuare a farlo”. Perché se in passato a “fornire energia elettrica era un produttore, che la metteva dentro dei cavi fino a raggiungere l’utilizzatore finale, oggi invece ci sono anche privati cittadini che producono loro stessi energia“, dice ancora Spitella, che infine evidenzia: “La comunicazione è la parte finale di un percorso che parte della progettazione ingegneristica, ma è molto importante perché attraverso la comunicazione si fa sapere quanto è stato prodotto o trasformato, che altrimenti resterebbe una cattedrale nel deserto”.

DATTOLI: RELAZIONI AUMENTATE, CHE CHANCE

“Le ‘relazioni aumentate’ sono un neologismo che significa cercare di capire come strumenti innovativi possono moltiplicare le possibilità di conoscere persone e quindi aumentare le opportunità”. Così Simone Dattoli, amministratore delegato Inrete, relazioni istituzionali e comunicazione, intervistato dall’agenzia Dire, media partner del Forum della comunicazione. Spiegando il termine ‘relazioni aumentate’ al centro dell’evento milanese, Dattoli precisa che “l’intermediazione nelle modalità di comunicazioni può aiutare chi fa relazioni, a costruire nuovi modi per accorciare, scoprire, conoscere nuove persone”. Il Forum della comunicazione “è un appuntamento imperdibile per chi opera nel nostro settore- continua l’ad di InRete- perché ogni anno ci offre la possibilità di avere uno spaccato sulle novità, ed è di interesse per chi gravita nel nostro mondo. Non è un caso che il forum della comunicazione si tenga a Milano, che in questo momento è il cuore pulsante dell’Italia in questo settore”.

Interpellato su un altro termine nato nella comunicazione, ovvero le ‘opportunità aumentate’, Dattoli risponde: “Sono il futuro” e aggiunge: “Credo che ci aspetteremo, proprio al forum della comunicazione, di anno in anno, nuove scoperte, nuove attività, che ci consentiranno di fare meglio il nostro mestiere”.

ENEL: RIVOLUZIONE DIGITALE PARTE DA PERSONALE

“La rivoluzione digitale parte dai lavoratori, perché il cambiamento inizia dall’interno delle aziende”. Lo afferma Marco Barra Caracciolo, responsabile per le soluzioni digitali di Enel, a margine del Forum della comunicazione in corso oggi a Milano a Palazzo Lombardia. Barra Caracciolo evidenzia che “le nuove tecnologie stanno cambiando il mondo dell’energia secondo tre direzioni, la prima corrisponde agli asset, e Enel possiede molteplici asset, come le centrali, e gestisce le reti. Da qualche anno – continua – stiamo investendo molto nell’automazione delle reti, nell’automazione delle attività che vengono svolte nelle centrali, e questo, sotto il profilo delle ‘opportunità aumentate’, di cui si parla oggi al forum, significa, offrire al meglio un servizio per i nostri clienti”. Il secondo asset “sono proprio i nostri clienti– spiega ancora Barra Carracciolo- che sono sempre più immersi in un mondo digitale e quindi pretendono e vogliono più semplicità, oltre a più possibilità di avere da una grande azienda come Enel qualcosa di disegnato su misura per loro, in modo molto preciso”. Il terzo asset per il dirigente di Enel sono poi i “colleghi, i lavoratori, perché non si può fare una rivoluzione se non si parte dal proprio interno”. Per questo, continua, “stiamo disegnando un nuovo modo di stare in azienda, vagliando tutte le nuove opportunità per stare meglio in azienda, dallo smart working al rendere più facile per i colleghi l’accesso a informazioni e conoscenze”.

“La comunicazione come qualunque altra attività è stata toccata dalla rivoluzione digitale, dalla grammatica ai mezzi utilizzati”, conclude Barra Caracciolo che osserva come “oggi gli editori sono anche i cittadini, e quindi operiamo in un mondo complesso, che va gestito e richiede attenzione e innovazione da parte delle aziende”.

“ENTERTAINMENT EVOLVA IN UTILITÀ PER AZIENDE”

“Gli strumenti della comunicazione di oggi nascono dal mondo dell’entertaiment, come Snapchat, e vanno trasformati in strumenti di lavoro utili alle aziende”. Così Furio Garbagnati, amministratore delegato di Weber Shandwick, a margine del Forum della comunicazione. “Oggi abbiamo nuovi strumenti che aumentano la possibilità di comunicare, dai social media a applicazioni come Snapchat, che vengono dal mondo dell’entertainment, e dobbiamo quindi adattarli a chi opera nel mondo della comunicazioe- spiega Garbagnati- dobbiamo essere in grado di trasformare questi strumenti in effettivi ed efficaci veicoli di comunicazione. Per far questo ci vogliono conoscenze digitali, creatività e molta formazione professionale” anche per aver chiari gli obiettivi del lavoro di comunicazione.

Per Garbagnati quando si parla di “opportunità aumentate”, tema al centro del forum milanese, si deve sempre tenere presente che “la realtà aumentata”, in riferimento a quella virtuale, “non deve essere fine a se stessa ma di utilità per i clienti”. Riguardo alla necessità di confrontarsi nel campo della comunicazione, l’ad di Web Shandwick afferma di seguire il forum fin dai suoi esordi, “e quindi sono sempre stato allineato alle continue evoluzioni di questo settore”. Per Garbagnati “Quest’anno il tema è particolarmente interessante perché stiamo assistendo all’esplosione di queste tematiche e quindi l’evento è un importante momento di scambio professionale e aggregazione”.

“LA COMUNICAZIONE DEVE PENSARE GLOBALE” 

“Comunicare vuol dire essere presente, avvicinarsi ai clienti, ai cittadini, farsi conoscere e riconoscere come player del proprio settore” ha detto Alberto Padula, docente di Comunicazione Istituzionale e Sociale alla LUMSA Università interpellato dalla Dire a margine del Forum della Comunicazione. Per Padula “la comunicazione dovrà diventare sempre più globale, quindi non soltanto una comunicazione che le aziende faranno per rivolgersi ai propri clienti ma per per influire, modificare la cultura delle persone. E anche noi dovremmo essere messi in grado di capire che cosa comporta l’utilizzo di un prodotto, di un device, l’utilizzo di banche dati. Dobbiamo lavorare molto su questo concetto per evitare problemi, quali ad esempio la vendita di dati personali utilizzati in modo inappropriato” chiude il professor Padula.

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