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Cpl Concordia, aperta la cassa integrazione per 120 addetti

MODENA - "Primi effetti sui lavoratori" della crisi

Pubblicato:08-05-2015 14:18
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:19

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Cpl ConcordiaMODENA – “Primi effetti sui lavoratori” della crisi della Cpl Concordia, la coop modenese da 1.800 addetti e 800 soci sotto inchiesta per tangenti e appalti truccati a Ischia. Dopo l’esclusione dalla white list decisa dalla prefettura (si sta valutando l’applicazione del ‘decreto Cantone’ con i commissari a vigilare nei singoli cantieri) e le prime sospensioni/risoluzioni contrattuali da parte delle stazioni appaltanti pubbliche, come nel caso della Regione sull’appalto del Ced, la Cgil di Modena segnala oggi a caduta le prime ripercussioni sull’occupazione.

Proprio ieri, infatti, la cooperativa ha aperto una procedura di cassa integrazione ordinaria per 120 addetti a seguito della sospensione di diversi appalti pubblici, non solo dunque quello del Ced. Nelle prossime ore i sindacati si incontreranno con il nuovo Consiglio di amministrazione e con la dirigenza di Legacoop Modena per verificare, precisa la Camera del lavoro territoriale in una nota, “quale sia l’ammortizzatore sociale che garantisca maggiormente continuità occupazionale e reddito dei lavoratori”.

La Cgil chiede di utilizzare “celermente” tutti gli strumenti legislativi a disposizione, come appunto “l’articolo 32 del decreto legge 90 sull’applicazione delle norme anticorruzione”, per garantire la continuità degli appalti in essere dell’impresa “e di conseguenza la continuità occupazionale”. Il sindacato lancia quindi un appello: “Occorre che tutte le parti, sociali e istituzionali, si adoperino per valutare tutte le possibili soluzioni, nel rigoroso rispetto di tutte le procedure di trasparenza e legalità”.


 

di Luca Donigaglia

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