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Banche, intesa sui rimborsi ai risparmiatori traditi: automatici per chi ha fino a 35.000 di reddito

Oggi il decreto verrà discusso in Consiglio dei ministri. Conte: "Non esiste nessuna linea Tria, ha vinto la linea dei truffati"

Pubblicato:08-04-2019 17:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:20
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ROMA – Al termine dell’incontro tra il governo e le associazioni dei truffati delle banche a palazzo Chigi, la proposta del governo per gli indennizzi è stata approvata da 17 associazioni mentre 2 hanno espresso un voto contrario. Il governo intende portare il decreto legge in consiglio dei ministri domani, seguirà un decreto ministeriale.

RIMBORSI AUTOMATICI AI TRUFFATI FINO 35.000 EURO REDDITO

Il governo sta preparando un “decreto più ampio possibile, che possa includere tutti e che rispetti i parametri europei”. Lo spiega Barbara Puschiasis di Consumatori attivi, al termine dell’incontro con il governo a palazzo Chigi. L’esecutivo ha fissato quindi la soglia di 35mila euro di imponibile al 2018 o di 100mila euro di patrimonio mobiliare sempre nel 2018 per l’accesso diretto. Per gli altri si parla di un “accesso semplificato al fondo, con una procedura molto semplice per abbreviare il più possibile i tempi”.

Il decreto ministeriale, spiega ancora l’associazione, “andrà a indicare le casisitiche per coloro che hanno un reddito superiore a 35 mila euro e 100 mila di patrimonio”.


Le due associazioni contrarie alla proposta del governo sono quella che raccoglie le vittime della Popolare di Vicenza e il Coordinamento “don Torta”.

CONTE: LINEA TRIA NON ESISTE, HA VINTO LINEA TRUFFATI

“Non c’è la linea Tria, non c’è la linea Conte, non c’è la linea di Bruxelles, ha vinto la linea dei truffati”. Questo il commento del premier Giuseppe Conte al suo arrivo alla Triennale di Milano, reduce dall’incontro con le associazioni dei risparmiatori truffati dalle banche.

Per Conte “è stato un incontro direi molto sereno” e “molto aperto”, perché questo “è un governo del cambiamento- dice- quindi le cose siamo abituati a farle in modo trasparente”. Tra le soluzioni a andate, per Conte, se ne prospetta una “che a mio avviso consentirebbe una modalità molto efficace e rapida di erogazione degli indennizzi”, e “come è stato un po’ anticipato- sottolinea- è basata su una distinzione sovra e sotto soglia: le soglie sono molto aperte e soddisferebbero circa il 90% della platea dei risparmiatori“.

Il premier fa poi sapere che “questa area ampia beneficerebbe così di un’erogazione diretta per il restante 10% dei risparmiatori”. Conte anticipa che “non è previsto un arbitrato”, ma “abbiamo individuato una modalità di erogazione pur’essa molto rapida affidata a una commissione tecnica”.

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