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Amoris Laetitia, il Papa guarda a Oriente: “Utile la tradizione dei sacerdoti sposati”

Durante la formazione, occorre "garantire una maturazione affinche' i futuri ministri possiedano l'equilibrio psichico che il loro compito esige"

Pubblicato:08-04-2016 14:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:32

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prete bibbiaROMA – Ci vuole “una formazione adeguata per trattare i complessi problemi attuali delle famiglie”, e “puo’ essere utile anche l’esperienza della lunga tradizione orientale dei sacerdoti sposati“. E’ uno dei suggerimenti per i candidati al sacerdozio contenuto nel capitolo sesto dell’Amoris Laetitia (leggi qui papa-francesco_esortazione-ap_20160319_amoris-laetitia_it), dedicato ad “alcune prospettive pastorali”, secondo quanto riportato dalla stampa cattolica. Per i seminaristi l’indicazione del Papa e’ quella di consentire loro “di accedere ad una formazione interdisciplinare piu’ ampia sul fidanzamento e il matrimonio, e non solamente alla dottrina”. Durante la formazione, occorre “garantire una maturazione affinche’ i futuri ministri possiedano l’equilibrio psichico che il loro compito esige”, ad esempio armonizzando “tempi di vita in seminario con altri di vita in parrocchia”.

Nell’esortazione postsinodale, viene dato ampio spazio alla preparazione remota e prossima al matrimonio, sottolineando “l’esigenza di un maggiore coinvolgimento dell’intera comunita’ privilegiando la testimonianza delle stesse famiglie”, anche tramite “alcuni momenti personalizzati”.

“Imparare ad amare qualcuno non e’ qualcosa che si improvvisa, ne’ puo’ essere l’obiettivo di un breve corso in vista della celebrazione del matrimonio”, ammonisce Francesco raccomandando un maggiore impegno nelle parrocchie per la pastorale dei fidanzati. “Molti arrivano alle nozze senza conoscersi”, l’analisi del Papa, secondo il quale tra le cause delle crisi matrimoniali rientra anche una maturita’ affettiva ritardata dei nubendi. “L’amore e’ artigianale”, e spesso nei confronti del matrimonio le aspettative sono eccessive: di qui la necessita’ di accompagnare i giovani sposi anche nei primi anni di vita matrimoniale. Tra le proposte, istituire nelle parrocchie “un servizio d’informazione, di consiglio e di mediazione, legato alla pastorale familiare”.


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