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Friuli Venezia Giulia, l’Argentina accende i riflettori sul porto di Trieste/FOTO

Oggi la missione istituzionale friulana guidata dalla presidente Debora Serracchiani è arrivata nella capitale Buenos Aires

Pubblicato:08-03-2017 14:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:59

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Serracchiani con il ministro Dietrich

TRIESTE – L’Argentina considera il porto franco di Trieste e il filone dell’economia del mare del Friuli Venezia Giulia opportunità da esplorare subito. E’ il risultato della prima giornata a Buenos Aires della missione istituzionale guidata dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, missione che si era aperta ieri a Montevideo e che oggi è approdata nella capitale argentina, dove Serracchiani ha incontrato prima il ministro della Scienza, Tecnologia e Innovazione produttiva, Livio Barañao, e quindi il ministro dei Trasporti, Guillermo Dietrich. Serracchiani, accompagnata dall’assessore Gianni Torrenti e dall’ambasciatore d’Italia a Buenos Aires, Teresa Castaldo, ha illustrato le caratteristiche ideali dello scalo di Trieste non solo come terminale di inoltro verso il centro est Europa per l’export argentino ma anche come porto unico per la capacità di coniugare profondità dei fondali, avanzata intermodalità e possibilità per l’esportatore di operare senza imposte prime lavorazioni su prodotti dell’agroalimentare, a partire dalla carne, risorsa trainante per Buenos Aires.

Dietrich, insieme al sottosegretario Jorge Meltz, hanno proposto di avviare immediatamente i contatti tra il porto della capitale argentina e l’Autorità di sistema del mare Adriatico orientale, che include gli scali di Trieste e Monfalcone. Secondo il ministro dei Trasporti argentino, “è una bella sfida”, anche perché, come ha osservato il sottosegretario Meltz, “le due autorità possono accordarsi rapidamente” per conoscere nel dettaglio tutti i vantaggi della cooperazione. Serracchiani ha ricordato la forte scommessa del Governo italiano sul porto di Trieste, primo porto ferroviario d’Italia, scommessa che ha riguarda le infrastrutture e la dotazione tecnologica e si è tradotta nell’aumentata capacità di trasporto ferroviario, mentre sono già stati avviati i lavori per il raddoppio della piattaforma logistica.

A destra il ministro Barañao

Il porto di Trieste ha visto partire due settimane fa il primo treno verso la direttrice baltica nel nuovo servizio sulla Svezia ed è stabilmente l’interlocutore privilegiato della Baviera. Le credenziali internazionali, ha ricordato la presidente del Friuli Venezia Giulia, hanno visto anche l’inserimento dello scalo nella Via della Seta, direttrice Cina, e la collaborazione, frutto di missione istituzionale della Regione, con lo scalo iraniano di Bandar Abbas. Gli interessi del Governo argentino sono rivolti anche alla cooperazione nella scienza e nella tecnologia, ambiti nei quali, secondo quanto ha rilevato il ministro Barañao in uno specifico incontro con la delegazione guidata da Serracchiani, “si apre un ventaglio molto grande di interazioni per lo sviluppo economico e sociale”. In particolare, la presidente della Regione ha raccolto l’interesse del ministro sul trasferimento di know-how nella realizzazione di imbarcazioni da pesca di medie dimensioni, così da sfruttare uno dei cluster qualificanti della strategia di specializzazione intelligente della Regione. Tale strategia può ampliare le opportunità delle piccole e medie imprese del settore in cui fa da guida il colosso Fincantieri. Barañao e Serracchiani hanno riepilogato la fitta serie di collaborazioni che già esistono con eccellenze del Friuli Venezia Giulia; con l’Icgeb, con l’Ictp (Centro di fisica) di Trieste, con le tre università del Friuli Venezia Giulia e con l’Ogs (Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale), che già cura progetti finanziati dalla Regione sulla prevenzione del rischio sismico a Mendoza e sulla riduzione dei rischi geologici e idrologici a Buenos Aires – quest’ultimo (“Desarrollo local & protecciòn ambientale”) avviato proprio in questi giorni. “Il Friuli Venezia Giulia – ha ricordato Serracchiani – è considerata dalla Commissione europea una delle 65 aree a forte innovazione”, innovazione che si lega in tutti i settori a una forte spinta digitale, confermata anche dalla sigla, unica regione d’Italia, di un protocollo d’intesa con Cisco, che interessa dal porto alla sanità passando per la formazione.


Tra le priorità del Friuli Venezia Giulia, la creazione di una cornice più stabile rispetto alle iniziative bilaterali con l’Argentina e l’attenzione alle ricadute a favore delle pmi innovative dell’attività dei poli di ricerca scientifica. In entrambi i ministeri (Scienza e Trasporti) la presidente del Friuli Venezia Giulia ha evidenziato l’importanza della visita in Argentina, la prossima primavera, del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. La conferma della volontà di spingere nelle relazioni tra i due Paesi nel settore dell’innovazione verso una ricrescita dell’interscambio vede il Friuli Venezia Giulia giocare un ruolo da protagonista grazie anche al viatico offerto dai discendenti dell’emigrazione. Proprio oggi s’inaugurano a Buenos Aires, alla presenza di Serracchiani e Torrenti, gli “Stati generali dei corregionali dell’America Latina”, manifestazione che è stata preceduta in questi giorni da una serie di iniziative preparatorie nelle sedi diplomatiche e culturali delle capitali di Uruguay e Argentina, due Paesi in cui la presenza delle genti del Friuli Venezia Giulia è ben avvertita e strutturata.

di Mattia Assandri, giornalista

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