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Il parlamento europeo ‘indaga’ sull’ora legale. E’ nociva?

Gli eurodeputati chiedono una "valutazione approfondita" della direttiva sull'ora legale

Pubblicato:08-02-2018 14:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:27
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ROMA – In una risoluzione non legislativa approvata oggi i deputati del Parlamento europeo chiedono una valutazione dell’attuale sistema dell’ora legale e, se necessaria, una revisione delle norme. La risoluzione è stata approvata con 384 voti favorevoli, 153 contrari, 12 astensioni. “Varie iniziative di cittadini hanno dimostrato che l’opinione pubblica è preoccupata per il cambiamento biennale dell’orario, che segna l’inizio e la fine dell’estate, e che attualmente si compie l’ultimo fine settimana di marzo e di ottobre- si legge in una nota- Numerosi studi non sono riusciti a giungere a conclusioni definitive, ma hanno segnalato l’esistenza di possibili effetti negativi sulla salute umana“.

Quindi, gli eurodeputati chiedono alla Commissione europea di “condurre una valutazione approfondita della direttiva sull’ora legale e, se necessario, di formulare una proposta di revisione“. Facendo riferimento alla necessità di “evitare sistemi diversi di cambio orario in ciascun Paese Ue”, i deputati hanno anche affermato che “è fondamentale mantenere un regime orario uniforme a livello di Unione“.

L’attuale direttiva sull’ora legale, entrata in vigore nel 2001, prevede una data e un’ora comuni per l’inizio e la fine del periodo dell’ora legale in tutta l’Ue, al fine di garantire il corretto funzionamento del mercato interno. Rafforzate per consentire loro di lavorare in questo modo.


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