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Usa, nella Trump Tower aspettando Re Mida FOTOGALLERY

L'inviato dell'Agenzia Dire al numero 721 della Fifth Avenue, in attesa delle mosse di Donald Trump

Pubblicato:07-12-2016 11:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:23

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trump tower


NEW YORK – “Cominciamo alle sette e finiamo alle sette” sorride e sbuffa John Angelillo, fotoreporter di United Press of America (Upa), origini abruzzesi. Con la Dire parla di fronte agli ascensori più fotografati al mondo. È qui, al numero 721 della Fifth Avenue, a due passi da Tiffany, che i collaboratori di Donald Trump salgono alla tripla penthouse marmi e stucchi con il nome del presidente eletto scritto in lettere d’oro.

Fotografi e cronisti stanno di fronte agli ascensori, nell’atrio interno, subito a destra dopo i metal detector. Microfoni, pc e telecamere in attesa di volti e dichiarazioni di possibili nuovi ministri, finanzieri o big della politica. Come Al Gore, il premio Nobel per la pace, arrivato in settimana per convincere Trump che i cambiamenti climatici non sono “una bufala”. O il futuro segretario di Stato, casella mancante nella nuova amministrazione che sta prendendo forma.


Tutti sfilano accanto alle vetrine: cappellini con lo slogan “Make America Great Again”, magliette del Trump National Golf Club, copie di “Midas Touch”, successo editoriale di un immobiliarista-presidente che promette l’impossibile. Dall’altro lato, la boutique di Ivanka Trump, secondogenita bionda e bellissima immortalata di profilo. Meraviglie per l’adorazione del pubblico, tra store Gucci e Nike e l’immancabile Starbucks.

Un po’ grande magazzino, molto kitsch, ai primi quattro piani di un colosso di vetro e acciaio che ha ne ben 58. Al 25° e al 26° ci sono gli uffici dei collaboratori più stretti di Trump. Poi 250 abitazioni private, compresa quella al 63° piano acquistata dal calciatore Cristiano Ronaldo per 18 milioni di dollari. Su fino agli ultimi tre piani, dove secondo il ‘New York Post’ la first lady Melania potrebbe restare anche dopo il 20 gennaio, la data dell’ingresso alla Casa Bianca. Pare non voglia che Barron, ultimogenito di ‘The Donald’, lasci la scuola privata dell’Upper West Side di Manhattan. Resterebbero nell’appartamento in stile Luigi XIV, oro, marmi e affreschi. Peccato non poterlo vedere: l’accordo per l’apertura al pubblico sottoscritto con il Comune di New York riguarda solo i primi piani.

di Vincenzo Giardina

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