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De Luca: “Io come Maroni, accetto la sfida dei referendum”

'Sono pronto a qualsiasi sfida di efficienza', dice il presidente della Campania

Pubblicato:07-11-2017 12:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:52

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Foto d’archivio

ROMA – “Io sono per accettare la sfida dei referendum a parte qualche tono squinternato dal Veneto…”, dice Vincenzo De Luca, prendendo la parola alla presentazione del Rapporto Svimez a Montecitorio. “Se la sfida e’ quella dell’efficienza- aggiunge il presidente della Regione Campania- io sono per chiamare anche il sud alle proprie responsabilita’”.

Con due soli presupposti: “Che ci sia una base scientifica di ragionamento e che ragioniamo su due punti: la spesa storica e i costi standard. Io sono pronto ad accettare la sfida a condizione che ci liberiamo dal meccanismo della spesa storica”.

De Luca fa due esempi per spiegare perche’ contesta il meccanismo della spesa storica. “Quando ragioniamo di fondi del sistema sanitario- osserva- la regione Campania perde 250 milioni l’anno. Quando si distribuiscono i fondi per la disabilita’ il sud e’ penalizzato, perche’ il meccanismo e’ quello della spesa storica. E cioe’: chi ha fatto di piu’, per merito suo, continua ad avere di piu’. Chi ha fatto di meno, per demerito suo, continua ad avere di meno. Ma se c’e’ uno che oggi si batte oggi contro gli sprechi e le inefficienza, non puo’ essere penalizzato per le colpe di chi ha sperperato 10-15 anni fa“.


Ribadisce De Luca: “Io sono d’accordo con Maroni: partiamo dalla spesa standard, le stesse risorse dalle Alpi alla Sicilia. Poi chi e’ in grado va avanti e chi no, no. Io non voglio nessuna assistenza. Sono pronto a qualsiasi sfida di efficienza“.

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