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Intervista a Katia Giardi

Nome: Katia Cognome: Giardi Luogo e data di nascita: San Marino – 13/06/1973 Professione:

Pubblicato:07-11-2016 15:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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katia_giardi_pdcs_smNome: Katia

Cognome: Giardi

Luogo e data di nascita: San Marino – 13/06/1973


Professione: Impiegata Settore Bancario

Residenza a San Marino: Dalla nascita

Domicilio a San Marino: Dalla nascita

Partito: Pdcs

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Esprimere un giudizio, seppure personale, sulle tante materie poste all’ordine del giorno nella legislatura ormai volta al termine, senza essere al corrente delle varie dinamiche che hanno concorso a definire ogni decisione presa, mi sembra un azzardo decisamente ambizioso. Posso però dirmi molto soddisfatta dal lavoro svolto in ambito internazionale. Esso ha consentito l’uscita di San Marino dalla black-list, il miglioramento dei rapporti con la vicina Italia e con le principali organizzazioni internazionali. Questo, se seguito da una concreta ed incisiva azione in materia di economia reale, consentirà al nostro Paese di incamminarsi sulla strada della ripresa economica.

Nutro invece qualche perplessità sull’efficienza della Riforma Tributaria nel fare emergere i redditi reali di tutte le categorie economiche elemento base per poter ripartire, in modo il più equo possibile, il peso della tassazione. Quantificare i redditi reali di ogni contribuente rappresenta una sfida per ogni Stato ma io spero che gli strumenti di monitoraggio e di controllo previsti si dimostrino maggiormente efficaci rispetto al passato.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Ritengo che tre questioni debbano considerarsi prioritarie per la prossima legislatura:

  • affrontare il crescente disagio sociale che negli ultimi anni si è diffuso nel nostro Paese causato da fenomeni inesistenti nel recente passato, primi fra tutti la disoccupazione e la povertà;

  • potenziare il sistema educativo e formativo a tutti i livelli affinché aiuti ogni persona ad acquisire le conoscenze e competenze necessarie all’inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro;

  • introdurre, prima di tutto, nel nostro ordinamento leggi in grado di sostenere lo sviluppo delle nostre imprese e leggi in grado di attrarre investimenti produttivi dall’estero.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Sono madre di 3 figli, di cui uno diplomato e in attesa di prima occupazione da qualche tempo, per questo una tematica a cui mi sento particolarmente vicina e per la quale desidererei impegnarmi in prima persona è sicuramente il delicato tema del mercato del lavoro, per cercare di individuare delle risposte all’emergenza rappresentata dalla disoccupazione. Anche se i dati statistici indicano che nel 2015 si è registrata un’inversione di tendenza, il numero di persone rimaste, loro malgrado, senza lavoro e di giovani in cerca di una prima occupazione esprime un disagio sociale ben noto a molte famiglie sammarinesi.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

In questo periodo storico parlare di rilancio dello sviluppo dell’economia del Paese impone una buona dose di coerenza e concretezza. Le finanze pubbliche e il sistema bancario e finanziario della Repubblica non godono di certo di buona salute quindi sarà doveroso un profuso impegno a gestire questo periodo di trasformazione che ci attende. È indispensabile l’adozione di progetti in grado di dare stabilità e certezza allo sviluppo economico del Paese con regole chiare e uguali per tutti. Non dobbiamo mai rinunciare a una politica di difesa dell’ambiente del territorio ed alla valorizzazione delle professionalità e dei livelli di qualità dei servizi presenti che devono rappresentare una risorsa per il rilancio dello sviluppo contrastando l’esternalizzazione degli stessi, sostenendo nello stesso tempo l’occupazione interna.

Il turismo rappresenta da sempre una risorsa prioritaria per il nostro Paese e ritengo che ancora oggi possa rappresentare anche nel breve termine un forte elemento di sviluppo economico attraverso la creazione di offerte turistiche in grado di attrarre specifici gruppi di persone.

E’ necessario sostenere iniziative come Il Parco Scientifico Tecnologico in grado di attrarre imprese innovative e tecnologicamente avanzate potenziando settori compatibili con il nostro territorio.

Sono personalmente a favore dell’iniziativa del polo della moda, ritenendo che, da subito, possa rappresentare un aiuto per la ripresa del settore edile e in generale per l’occupazione, se nel frattempo verranno formate le competenze specifiche da impiegarvi.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

Ritengo che per San Marino sia indispensabile proseguire nella definizione di un Accordo di Associazione con l’Unione Europea. La globalizzazione impone un’armonizzazione di norme e strumenti che consentano maggiori opportunità di studio e lavoro per le persone e maggiori opportunità di crescita per le nostre imprese produttive .

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Per non citare Clara Boscaglia, che per tutti rappresenta un simbolo di onesta e perseveranza nonché di impegno politico con spirito di servizio per il Paese, il personaggio a cui vorrei ispirarmi nel occuparmi di politica è Rita Ghironzi.

È stata una donna che all’interno dell’attività sindacale ha espresso il suo impegno di solidarietà sociale in tutti i settori del mondo del lavoro e nei confronti dei soggetti più deboli, forte della sua convinzione che il rispetto del pluralismo e dell’autonomia siano valori indispensabili perché si possano affermare le voci di uomini e donne che esprimano bisogni diversificati senza che questi vengano piegati alle logiche di appartenenza politica.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Nello scenario politico internazionale recente nutro profonda stima per il binomio Reagan-Gorbacev.

Entrambi convinti e fermi sostenitori della correttezza dei valori su cui si reggevano i rispettivi sistemi di Stato (gli uni diametralmente opposti agli altri) ed in un contesto storico dove le 2 superpotenze erano in forte antagonismo tra loro, tenendo sotto assedio la serenità di tutti con la corsa agli armamenti, sono riusciti a vedere oltre ogni loro differenza ed hanno saputo instaurare un clima costruttivo e collaborativo che ha consentito di raggiungere il risultato di porre fine alla guerra fredda.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Sono laureata in Scienze Politiche con indirizzo Politico Internazionale e da oltre 20 anni lavoro nel settore bancario, pertanto ho competenze “teoriche” in un ambito e competenze “pratiche” in un altro. Ritengo che siano esperienze entrambe valide e che possano aiutarmi a svolgere un eventuale mandato.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Sono da sempre molto orgogliosa del mio Paese e di essere sammarinese. La nostra storia è fatta di valori che ci contraddistinguono da sempre: libertà e democrazia prima di tutto…da qui deriva il mio orgoglio! Persone oneste e competenti hanno dato lustro all’immagine del nostro Paese in passato. Credo che ci sarà sempre chi lo farà anche in futuro, persone capaci e in grado di correggere gli errori commessi da chi ha dimenticato troppo presto la natura delle nostre origini consentendo il prevalere di interessi personali e particolari a discapito di quelli collettivi.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Sono una persona semplice e pragmatica, credo siano qualità abbastanza importanti per affrontare tutte le questioni che riguardano da vicino la vita quotidiana di ciascun cittadino. Ritengo di essere anche paziente e tenace, caratteristiche che mi sono già state utili nei momenti in cui ho dovuto affrontare temi maggiormente estranei alla mia formazione professionale o conoscenza personale.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

La mia aspirazione all’impegno politico si è costruita gradualmente nel tempo. Mio nonno mi portava sin da bambina agli incontri di sezione, che allora si svolgevano settimanalmente nel Castello di Fiorentino, questo già m’incuriosiva. Questa iniziale curiosità iniziò a trasformarsi più compiutamente in interesse politico grazie alle animate “discussioni politiche” che spesso si accendevano in casa mia. Crescendo ho scelto di studiare Scienze Politiche coltivando il desiderio di intraprendere la carriera diplomatica. A 20 anni mi sono iscritta al Partito Democratico Cristiano Sammarinese, sulle orme di mio padre e mio nonno, e qualche anno dopo sono stata eletta come suo membro rappresentante nella Giunta di Castello di Fiorentino. In seguito alla nascita del mio secondo figlio, per esigenze familiari, ho accantonato, fino ad ora, questo mio interesse. Oggi, che i miei tre figli sono adolescenti, ritengo di essere nelle condizioni ottimali per potermi dedicare con spirito di servizio all’impegno politico.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Fin da piccola amo ballare, ma solo intorno ai 35 anni mi sono iscritta ad una scuola di ballo. In realtà ho iscritto a scuola mia figlia e vedendola ridere e divertirsi tantissimo mi sentivo già più serena. Come molte mamme rimanevo in sala a guardare la lezione e con il passare del tempo sono diventata amica della mamma del ballerino di mia figlia, con la quale ho deciso di iscrivermi al corso per adulti. Le lezioni imparate vanno ben oltre ai passi di danza.

Ballare e fare sport in genere ti fa comprendere che l’umiltà è alla base di molti successi. Seppure bravi nel nostro specifico ambito di competenza, avremo sempre qualcosa da imparare nell’interesse di migliorarci. Lo sport ti insegna ad accettare gli insegnamenti altrui e a capire e che le regole, se ci sono e sono tante, sono indispensabili per consentirci di arrivare preparati ed in grado di collaborare con gli altri per “centrare l’obiettivo”. Lo sport ci insegna a studiare, comprendere, analizzare, eseguire, ritentare senza demordere; ci insegna che senza pratica e costanza non si diventa né competenti né efficienti e che il buon risultato della squadra non significa accantonare la propria individualità. In più praticare sport in compagnia è divertente e stimolante, questo ci aiuta a socializzare e ad aprirci agli altri, nel mio caso è un ottimo rimedio contro lo stress da lavoro sedentario!!!

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

Credo che gli scogli da affrontare in queste elezioni politiche 2016 siano rappresentati dalla sfiducia nei confronti della capacità della politica di saper perseguire l’interesse generale e dalla sfiducia nei confronti dei politici che hanno dimenticato quale sia il loro ruolo in quanto tali, facendo prevalere i loro interessi particolari. Spero che questo non comporti la rinuncia al diritto di voto ma porti a un voto consapevole ad una persona che si ritenga capace di sostenere una politica onesta e concreta. Io mi propongo con entusiasmo come candidato con queste due motivazioni: sostenere l’onestà e la concretezza. L’entusiasmo è un tratto distintivo del mio carattere nella vita, come tanti ho imparato ad imparare anche cose estranee alla mia zona di comfort e, seppure con prudenza, sono un ottimista e guardo sempre avanti.

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