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Intervista a Oscar Mina

Nome: Oscar Cognome: Mina

Pubblicato:07-11-2016 10:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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Nome: Oscar

Cognome: Mina


Luogo e data di nascita: Serravalle (RSM) il 24/09/1958

Professione: Capo Servizio AASS

Residenza a San Marino: si

Domicilio a San Marino: dal 1959 al 1960 in USA dal 1960 al 1974 in FRANCIA

dal 1974 ad oggi a SAN MARINO

Eventuale/i altra/e cittadinanza/e: nessuna

Partito: Pdcs

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Hanno funzionato: Spending review: Il lavoro del team spending review è stato il punto di partenza per una seria revisione della spesa pubblica. Lo strumento che ci hanno fornito ha evidenziato nello specifico dove e come agire per evitare sprechi e inefficienze della Pubblica Amministrazione e degli Enti Autonomi. In concreto ha prodotto un cambio di mentalità della PA che ha anteposto il controllo dei costi e di gestione indipendentemente dai progetti e dalle singole fasi realizzative; inoltre ha implementato il metodo di lavoro basato su una corretta relazione previsionale programmatica della spesa (di P.A ed Enti) e una reale e continua verifica dei programmi e progetti eseguiti, soddisfacendo in buona parte le esigenze di “controllo strategico di gestione” della spesa pubblica. Infrastrutture ambientali e tecnologiche: l’implementazione della fibra ottica è a un buon punto di realizzazione. L’AASS ha quasi terminato la posa dei cavi per la cablatura del territorio e questo pone le giuste basi per la massima fruizione della rete da parte della cittadinanza e delle imprese, consentendo al nostro Paese di essere al passo con l’era delle nuove tecnologie. Anche l’uso della rete deve rientrare nelle utenze indispensabili come acqua luce e gas. Relazioni con l’Italia: la normalizzazione dei rapporti con il vicino Stato Italiano è di vitale importanza per la nostra Repubblica. Il raggiungimento dell’accordo sulle doppie imposizioni e l’uscita di San Marino dalla black list e l’inserimento in white list consentono rapporti di buon vicinato maggiormente distesi e cordiali, sviluppando una cooperazione reciproca che giova anche alle nostre aziende anche nelle regioni limitrofe. Non hanno funzionato: Piano strategico delle opere pubbliche: la realizzazione del Polo Scolastico e il conseguente spostamento delle Scuole Medie Superiori dal Centro storico p.e, avrebbe avuto più di una conseguenza positiva. Certamente avrebbe liberato spazio e consentito alla nostra Università di aumentare la propria offerta formativa, ma avrebbe dato lavoro ad aziende sammarinesi del comparto edile e affini in un periodo di difficoltà economica. Piano infrastrutture: praticamente assente, a parte la chiusura di qualche passo sulla superstrada non è stata realizzata nessuna opera infrastrutturale e neanche di manutenzione. Le condizioni precarie delle nostre strade sono sotto gli occhi di tutti. Le fatidiche rotatorie di Domagnano e Murata sono rimaste sulla carta di qualche progettista. Finanza di progetto: ovviamente non essendoci stata la realizzazione di opere pubbliche anche questo strumento è caduto nel dimenticatoio e non è stato più menzionato. Strumento invece che avrebbe potuto rappresentare una leva importante per attrarre investitori anche dall’estero. Per esempio potrebbe entrare in campo nella realizzazione del Polo Museale in Centro Storico.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Prima di tutto è indispensabile stabilire l’Agenda di Governo che deve aver individuato gli obiettivi delle singole Segreterie di Stato, e che coordinandone i lavori monitori la loro realizzazione e il rispetto di tempi e modalità. E’ altrettanto indispensabile migliorare sensibilmente la fruibilità dei servizi sanitari per la cittadinanza coinvolgendo anche gli operatori sanitari. Inoltre è determinante provvedere a 3 aspetti fortemente correlati fra loro: copertura del territorio in relazione alla telefonia mobile digitalizzazione e sburocratizzazione delle procedure amministrative sia per i cittadini che per le imprese.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Sicurezza: è alla base della nostra qualità della vita, per questo è necessario che sia un tema sempre in primo piano. L’organico dei corpi di polizia deve essere sempre adeguato così come la loro professionalizzazione e formazione non possono essere sottovalutati. La necessità di stare al passo con i tempi è fondamentale sia per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche che per le tecniche digitali, senza comunque trascurare il pattugliamento e sorveglianza del nostro territorio.

Nuova Pianificazione Territoriale: dovrà avere caratteristiche peculiari che rispettino il nostro territorio. Non abbiamo bisogno di cattedrali nel deserto ma di valorizzazione e riqualificazione dell’esistente. L’eventuale nuovo deve essere in armonia con il nostro paesaggio e le esigenze della nostra cittadinanza. La nostra Repubblica deve sempre di più essere eco-green diventando esempio pratico di come sia possibile coniugare esigenze diverse come turismo e aziende manifatturiere: entrambi necessitano di infrastrutture ma queste devono avere il minimo impatto possibile sulla qualità della vita delle persone e sul paesaggio della nostra terra.

Partecipazione alle Organizzazioni Internazionali: le nostre relazioni internazionali non possono avere il carattere di esclusività con la sola Italia. La frequentazione di consessi internazionali anche per i Consiglieri diventa occasione di dialogo e di crescita. Si imparano a conoscere persone e situazioni internazionali direttamente dalla voce degli interessati, in un mondo sempre più globalizzato che ci coinvolge e chiede la nostra partecipazione attiva. I piccoli Stati e i Parlamenti spesso costituiscono quella via alternativa al dialogo con “realtà difficili” (diplomazia parlamentare) che i canali ufficiali della diplomazia hanno difficoltà a percorrere. Dialogo che ha come obiettivo prioritario la Pace.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Lo sviluppo economico di un Paese non può essere rivolto solo a un settore specifico. La nostra tradizione di aziende e imprese manifatturiere deve avere maggiore attenzione soprattutto in questo momento storico caratterizzato da cambiamenti epocali. L’industria 4.0 è l’industria di adesso (non fra 10 anni) e si adatta molto bene anche alla nostra realtà composta da piccole o artigianali imprese. Le aziende non possono fare tutto da sole e hanno bisogno del supporto dello Stato in relazione allo snellimento della burocrazia prevedendo sempre di più la digitalizzazione delle procedure e dell’ottenimento di documenti, e delle questioni doganali: è indispensabile il superamento del T2. Non si può rinunciare a una maggiore accessibilità degli investimenti provenienti dall’estero comunque sotto la lente di legalità e trasparenza.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

Proseguire la via intrapresa del negoziato sull’accordo di associazione con UE mantenendo però le nostre peculiarità di piccolo stato; aprire allo spazio economico Europeo quale area strategica di mercato. E’ necessario riflettere e ragionare, pensando alle implicazioni per i nostri cittadini e per il nostro territorio sulle 4 libertà fondamentali; aspetti di non poco conto che implicano una certa ponderatezza negli orientamenti strategici al riguardo dell’accordo. Un’Europa che deve tenere conto anche dell’apporto dei piccoli Stati come elemento politico e strategico da cui prescindere e dal quale trarne solo il maggiore profitto verso un integrazione a pieno titolo sui mercati, ma soprattutto riuscire a cooperare e tessere rapporti nella massima collaborazione e trasparenza nel rispetto delle regole e degli Standard internazionali. Il camino intrapreso e la parte negoziale che dovrà prevedere la nostra partecipazione al mercato unico dell’UE unitamente alla cooperazione politica in vari settori, rappresenta una grande opportunità da cogliere in un momento cosi delicato per lo sviluppo economico ed occupazionale dei nostri paesi; garantendo nel contempo quindi una maggiore parità per le imprese e per i cittadini con l’eliminazione degli ostacoli al commercio e alla libera circolazione delle persone.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

I padri fondatori della Democrazia Cristiana costituiscono certamente un forte esempio di rettitudine, di attaccamento allo Stato e del rispetto dei Sammarinesi. Citarne solo uno sarebbe ingiusto nei confronti di tutti gli altri.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Alcide De Gasperi. Dal Patto Atlantico alla riforma agraria, dalla scelta dell’integrazione europea con gli altri padri costituenti di ispirazione cristiano sociale, Adenauer e Schuman, ci ha insegnato e trasmesso il valore della politica dell’equilibrio e del coraggio; dell’apertura alle alleanze compatibili sempre tenendo diritta la schiena nella difesa dei valori non negoziabili, insieme a quello della laicità e dell’autonomia dell’azione politica dei cattolici nella città dell’uomo.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Ho sempre praticato sport che mi ha insegnato due cose fondamentali: il lavoro di squadra che consente di raggiungere gli obiettivi grazie all’apporto di tutti e l’opportunità di dedicarsi ai meno fortunati.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Sono orgoglioso del mio Paese e di essere Sammarinese. Certamente quando partecipo ai consessi internazionali come nell’Osce in cui milito dal 2008. L’esperienza che rimarrà indelebile dentro di me resta sicuramente la nomina a Capitano Reggente nel semestre 1° Aprile – 1° Ottobre 2009.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Fare politica vuol dire ascoltare i cittadini, avere la pazienza di spiegare le cose e magari ripeterle anche mille volte. Vuol dire essere pragmatici senza perdere di vista l’obiettivo, affrontando le situazioni anche con determinazione. Vuol dire confrontarsi sulle scelte all’interno del gruppo ma comunque lavorare come una squadra: insieme per trovare il giusto equilibrio su tutto.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Il mio impegno politico attivo inizia nel 1998 con la mia iscrizione alla Democrazia Cristiana nella sezione di Serravalle. In questi anni ho ricoperto diversi incarichi all’interno del Partito e all’interno delle Istituzioni e ho avuto modo di occuparmi direttamente e in prima persona della “cosa pubblica”, cercando sempre di fare il meglio per i cittadini e con il massimo impegno.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Come ho già scritto ho sempre fatto sport, gli insegnamenti ricevuti sono il gioco di squadra e l’attenzione per i meno fortunati; vigilare sempre affinché gli interessi di pochi non prevalgono mai.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

L’avvento della preferenza unica ha prodotto un grande cambiamento che avrà conseguenze importanti. Prima di Tutto ha eliminato la squadra, penalizzerà donne e giovani e ha provocato un’ulteriore frammentazione del quadro politico. In questi anni di attività politica non mi sono mai tirato indietro e ci ho sempre messo la faccia in prima persona: la motivazione e l’entusiasmo non vengono a mancare per la preferenza unica. Ho sempre cercato di tenermi aggiornato il più possibile, chiaro che nessuno è onnisciente ognuno ha i propri settori di competenza, ma se siamo uniti come squadra ognuno darà il proprio apporto sincero.

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