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Intervista a Salvatore Marinelli

Nome: Salvatore Cognome: Marinelli Luogo e data di nascita: Chieti il 07/06/1952 Professione: Medico

Pubblicato:07-11-2016 10:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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Nome: Salvatore

Cognome: Marinelli


Luogo e data di nascita: Chieti il 07/06/1952

Professione: Medico Chirurgo Odontoiatra

Residenza a San Marino: giugno 1988

Domicilio a San Marino: dal 1981

Eventuale/i altra/e cittadinanza/e: italiana

Partito: Pdcs

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Sono nuovo. Quello che non funziona è il sistema che non ha per chi governa una guida ma 10 dicasteri, ognuno collegato con il suo Partito di riferimento.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Rapporto con Europa e Italia. Riforma della Sanità e del mondo del Lavoro.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Esse sono: sanità, istruzione e lavoro che sono i capisaldi del welfare.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Ridurre gli sprechi. Creare le condizioni per cui i capisaldi e le risorse umane formino a San Marino. Per es. creando nuovi corsi di laurea e master.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

Dobbiamo chiedere all’Europa che ci accetti con un accordo speciale per i piccoli Stati senza rinunciare alla nostra sovranità.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Nessuno

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Credo negli uomini, operatori di pace come Simon Perez

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Certamente la formazione scolastica e politica della mia vita giovanile mi ha aiutato a capire e a riflettere su come affrontare e risolvere i problemi di carattere sociale e politico. Mi candido proprio perché ho dei progetti su istruzione e sanità.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Ultimamente è dura dire che si è di San Marino, ti vedono solo come un evasore o uno che paga poche tasse.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Onestà, trasparenza, affidabilità, affabilità che mi porta facilità a contattare e ascoltare le persone.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Da quindici anni presento progetti ai vari segretari di San Marino. Dopo aver ottenuto soltanto rifiuti e vedendo che il paese ha bisogno di progetti seri che riducano le spese e aumentino le entrate, ho capito che bisogna rimboccarsi le maniche ed entrare nelle leve del potere per attuare cambiamenti sostanziali che diano nuovo vigore al nostro paese.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Ho praticato vari sport come calcio basket e pallavolo. Questi mi hanno aiutato a capire l’importanza del singolo ma soprattutto del gioco di squadra, dove ognuno esercita il suo ruolo per poter arrivare ad un obiettivo comune.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

La preferenza unica è una scommessa buona perché evita alleanza dei soliti noti della politica. Con questa metodica elettorale si spera che le persone (elettori) capiscano l’importanza del voto, che non guarda più soltanto alla coalizione o al Partito ma anche al candidato. Se dovessi essere eletto Io ce la metterò tutta. Non posso promettere niente. Quello che posso fare cercherò di farlo nel migliore dei modi per l’interesse del paese. Spero di trovare soluzioni che possano garantire un futuro migliore a noi tutti e ai nostri figli.

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