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Milano, domani 10.000 piatti vuoti in piazza Duomo contro la fame nel mondo/FOTO

E' l'evento di 'Pixel Art urbana' più grande al mondo, bis a Bologna il 15 ottobre

Pubblicato:07-10-2016 15:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:09

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MILANO – Piazza Duomo a Milano e piazza Maggiore a Bologna apparecchiate con 10.000 piatti vuoti, bianchi e blu, a simboleggiare fame e malnutrizione: è ancora una volta “In the name of Africa“, l’evento di ‘Pixel Art urbana’ più grande al mondo, promosso da Cefa onlus in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, che cade domenica 16 ottobre. L’appuntamento con questa straordinaria ‘coreografia’ è per domani a Milano e per sabato prossimo (il 15) a Bologna: le due piazze saranno animate dalle 9 alle 18, ma il momento clou sarà verso le 11 quando si gireranno i primi piatti. I piatti in questione, infatti, inizialmente vuoti, dovranno essere ‘riempiti’ con spighe, sacchetti di grano e palloncini gialli grazie alle donazioni delle persone per combattere la fame nel mondo. Riempire un piatto ‘costa’ sette euro e permetterà di trasformare l’immagine data dai piatti vuoti (la scritta ‘Spreco Zero’ e il disegno dell’Africa) in un’altra, ovvero il disegno di un campo di grano, con papaveri e fili d’erba, simbolo della vittoria sulla fame.

La novità di questa edizione 2016 è che l’evento tradizionalmente organizzato da Cefa onlus si è ‘alleato’ alla campagna europea di sensibilizzazione “Spreco zero” di Last Minute Market. Il ricavato della giornata sosterrà il progetto AfricHandProject, una filiera lattiero-casearia, in grado di generare cibo e lavoro per le comunità rurali nel distretto di Beira, in Mozambico, progetto che verrà presentato ufficialmente proprio in piazza Duomo. “AfricHandProject per il Mozambico, in continuità con AfricaMilkProject, la latteria sociale nel sud della Tanzania, premiato a Expo 2015 come Best Practice mondiale, sottolinea l’impegno e la coerenza di Cefa che continua a nutrire il pianeta”, spiega Patrizia Farolini, presidente Cefa.


piatto_pimpa_fame-nel-mondoOltre ai 10.000 piatti da riempire, per tutta la giornata, piazza Duomo (e sabato prossimo toccherà a piazza Maggiore a Bologna) diventerà anche un luogo di discussione, con l’intervento di esperti sui temi della cooperazione e che della lotta allo spreco: si alterneranno interventi di studiosi come il promotore di Spreco Zero e fondatore di Last Minute Market, l’agroeconomista Andrea Segré, che annuncerà i dati della campagna Spreco Zero 2016 e del Rapporto 2016 sullo spreco alimentare domestico in Italia. Luciano Sita, vicepresidente di Cefa, insieme al presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari, invece, presenteranno ufficialmente il progetto AfricHandProject per il Mozambico e le ragioni che sottendono a questa scelta. Emblema tangibile di una giornata di solidarietà e impegno contro gli sprechi sarà il piatto del Buon Ricordo, un coloratissimo piatto da collezione disegnato dal cartoonist Altan (l’autore della Pimpa), quale suo personale contributo all’impegno per combattere la fame in Africa.

Per quanto riguarda la fame nel mondo, gli ultimi dati parlano di 795 milioni di persone sulla terra che non hanno cibo a sufficienza, si tratta di una persona su 9. L’Africa Sub-sahariana è la regione più colpita dalla fame: 1 persona su 4 è malnutrita. In tutta l’Africa, quasi un milione di bambini soffre di malnutrizione grave. E intanto ogni anno circa un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare (dati FAO): circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo ancora edibile viene trasformato in rifiuto. Senza contare gli sprechi nascosti. come i 250.000 miliardi di litri d’acqua utilizzati per produrre cibo.

Sul tema sprechi, poi, sono appena arrivati i nuovi dati dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg sulla regione Lombardia: allineati alla percentuale nazionale sul versante dello spreco alimentare domestico che vale circa 6,7 euro settimanali a famiglia per 650 grammi circa di cibo sprecato, i cittadini lombardi risultano però molto virtuosi nell’abitudine della spesa: sei lombardi su 10 (per l’esattezza il 59%, a fronte del dato nazionale del 50%) dichiara di predisporre sistematicamente una lista della spesa per evitare acquisti inconsulti, il 44% dichiara che la quantità di cibo buttato è rilevante, mentre la causa dello spreco viene individuata per il 43% nella distribuzione grande e piccola, per il 25% nelle sedi di servizio pubblico (mense di scuole, uffici e ospedali), solo per il 25% nello spreco domestico. Sette lombardi su 10 fanno la spesa nei supermercati, solo il 19% sceglie di approvvigionarsi nei negozi o al mercato. Quanto vale il cibo sprecato? A livello globale qualcosa come 1.000 miliardi di dollari all’anno, ma sale a circa 2.600 miliardi di dollari se si considerano i costi «nascosti» legati all’acqua e all’impatto ambientale. E vale 143 miliardi di euro ogni anno lo spreco alimentare nei Paesi dell’Unione europea: ciascun cittadino Ue spreca ogni anno 173 chilogrammi di spreco alimentare.

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