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Il figlio di un boss mafioso ha diritto all’istruzione? Faraone: “Per noi sì”

Siamo dovuti intervenire - continua - per fare in modo che il figlio di un detenuto potesse iscriversi a scuola. E grazie alla scuola riscattarsi ed emanciparsi. Il cognome non può e non deve segnare il destino di nessuno

Pubblicato:07-10-2015 15:15
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:37

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davide faraone“Ancora un caso di discriminazione. Un bambino pugliese, ‘con la colpa’ di avere un padre in carcere. Quattro scuole del territorio hanno respinto la sua richiesta di iscrizione. Proprio lui che, forse più di altri, necessita di un ambiente-scuola stimolante e soprattutto alternativo a qualsiasi forma di devianza”. Lo scrive su Facebook il Sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone.

“Siamo dovuti intervenire – continua – per fare in modo che il figlio di un detenuto potesse iscriversi a scuola. E grazie alla scuola riscattarsi ed emanciparsi. Il cognome non può e non deve segnare il destino di nessuno. #labuonascuola – conclude –  è tale se riesce ad offrire opportunità a tutti, senza pregiudizio”.


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