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A Bologna nasce Podemos Italia

L'obiettivo, come recita una nota, è "costruire insieme una politica e una coalizione di unità popolare di respiro europeo"

Pubblicato:07-09-2015 11:06
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:32

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BOLOGNA  – Nasce a Bologna la versione italiana di Podemos. Il partito degli “indignados”, dopo il boom spagnolo, ci prova anche in Italia e promuove la sua assemblea costituente proprio sotto le Due Torri, dove negli ultimi anni si è assistito anche ad una buona prova della lista Tsipras.

L’atto di nascita avverrà sabato prossimo, 12 settembre, allo spazio culturale “ZonaZago7” di via Zago.

Podemos_Italia


“Abbiamo scelto Bologna come spazio della prima iniziativa perché è città simbolo, contraddittoria e dialettica, emblema della crisi e della transizione politica, economica, intellettuale europea e italiana” scrivono i promotori Vito Barresi, Sandro Romagnoli, Marco Giustini e Milva Cavazza. “Abbiamo speranza che le compagne e i compagni bolognesi e non solo sapranno condividerci”. L’assemblea costituente di Podemos, che arriva giusto a pochi mesi dalle amministrative a Bologna (dove peraltro è da tempo in gestazione una lista civica di sinistra), si propone di costruire un’alternativa tanto al Pd quanto al Movimento 5 stelle e a una “antipolitica funzionale al regime”.

L’obiettivo, come recita una nota, è “costruire insieme una politica e una coalizione di unità popolare di respiro europeo, in una nuova epoca di riscoperta globale delle prospettive storiche marxiste e gramsciane, che si vuole aprire anche per affrontare le nuove e straordinarie opportunità offerte dalla galoppante disgregazione verticale delle formazioni politiche autoritarie, antipluraliste e ideologicamente totalizzanti come il Pd e M5s”.

“Noi- scrivono i promotori di Podemos- intendiamo rivolgerci a un giacimento politico, elettorale, sociale ed economico enorme che non trova canali né giusta espressione nella rappresentanza istituzionale attuale. Storie di vita, storie di comunità, vicende di piccoli e grandi gruppi, di partiti e intellettuali, protagonisti simboli e martiri del pensiero di giustizia e uguaglianza, il cui contributo storico oggi appare denegato da una vera e propria industria del profitto politico che ha pianificato il catastrofico genocidio culturale della sinistra italiana, la sua violenta disidentificazione, la brutale demolizione e infine la garrula rottamazione renzista dei suoi simboli e dei grandi ideali”. Tutto questo, secondo Podemos, “si è imposto nella forma di una ‘politica confezionata’, seriale, replicante, piccolo borghesizzata che ha prodotto e riproduce manichini in abiti da cerimonia da indossare davanti a un microfono, di fronte a una telecamera, nelle assise sovrane e democratiche ridotte a bivacco dalla corruzione”.

di Mirko Billi

Giornalista professionista

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