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Lo studio del Cnr sul Dna per prevenire la violenza sui minori

"E' stato definitivamente confermato che la frequenza degli

Pubblicato:07-08-2015 07:17
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:29

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violenze bambini“E’ stato definitivamente confermato che la frequenza degli individui adulti responsabili di atti di violenza sessuale nei confronti dei minori è maggiore in coloro che hanno subito a loro volta atti simili”. Ad annunciarlo è Enrico Parano, dell’Istituto di scienze neurologiche del Consiglio nazionale delle ricerche (Isn-Cnr) di Catania, e responsabile dello studio pilota dal titolo ‘Maltrattamenti e abusi sui minori: correlazioni cliniche, genetiche ed epigenetiche’.

“Inoltre- ha proseguito -è stato dimostrato che l’aumento di rischio di reiterazione è molto variabile in relazione a modalità e frequenza dell’abuso subito, ruolo intrafamiliare o extrafamiliare dell’abusante, supporto medico, stato socio-culturale, educazione scolastica e supporto psicoterapeutico”.

La violenza sui minori è un’emergenza più che mai attuale: secondo i dati diffusi dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), in Europa 18 milioni di minori sono vittime di violenza, di cui nella sola Italia rappresentano il 25% dei bambini,vale a dire 1 su 4. A confermare questi numeri anche il Telefono azzurro che, dal 2008 al 2013, ha rilevato che tra le 16mila segnalazioni raccolte, 8.885 erano ascrivibili a una forma di violenza consistente in:  abusi psicologici per il 18% e violenza fisica per l’11%. Tra le vittime di violenza fisica, il 63% dei casi ha subito percosse, mentre il 3,8% violenza sessuale. Le vittime, fa sapere l’Associazione, sono per la maggior parte dei casi bambini o adolescenti, soprattutto per quanto riguarda gli abusi sessuali (il 68,1% dei casi).


Il progetto del Cnr mira a indagare le correlazioni cliniche e le evidenze di tipo genetico ed epigenetico nei minori che, in seguito a violenze e maltrattamenti, hanno sviluppato gravi neuropsicopatologie comportamentali. Depressione, disturbi post traumatici da stress e correlati come ansia, panico e tendenza all’aggressività, sia verso se stessi che nei confronti di terzi, sono le patologie in cui possono incorrere i bambini vittime di queste esperienze negative.

“L’epigenetica -ha sottolineaot Parano -è una nuova disciplina della biologia che studia i cambiamenti indotti dai fattori ambientali che, nonostante non modifichino la struttura del Dna, vanno ad alterarne l’espressione. L’abuso su un minore provoca numerose alterazioni epigenetiche e quindi lo studio di questi fenomeni è particolarmente utile per la diagnosi e per la cura delle patologie correlate a violenza sui minori”.  Pertanto tale studio permetterà di prevenire sia la diagnosi di queste patologie, che le relative strategie di intervento.

Di Redazione

 

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