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Restauro record della Piramide Cestia, in 327 giorni torna al suo candore

ROMA - Costruita in 330 giorni. Restaurata, duemila anni dopo, in 327. La Piramide Cestia torna al suo

Pubblicato:20-04-2015 07:39
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:16

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ROMA – Costruita in 330 giorni. Restaurata, duemila anni dopo, in 327. La Piramide Cestia torna al suo antico candore in anticipo di due mesi e mezzo rispetto ai tempi del progetto, tanto da diventare ormai “un record e un esempio”. I lavori si sono conclusi già lo scorso 19 dicembre, ma solo oggi si e’ tenuta la cerimonia del taglio del nastro alla presenza di Yuzo Yagi, l’imprenditore di moda giapponese amante del bianco che ha donato due milioni di euro per vedere risplendere la Piramide fatta costruire tra il 18 e il 12 avanti Cristo da Caio Cestio che la volle come suo sepolcro. Con Yagi, le direttrici del restauro, Maria Grazia Filetici e Rita Paris, il soprintendente ai Beni archeologici di Roma, Francesco Prosperetti, il sottosegretario ai Beni culturali, Francesca Barracciu, il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, il presidente della fondazione Italia Giappone, Umberto Vattani, l’assessore comunale alla Cultura, Giovanna Marinelli, e il sindaco di Roma, Ignazio Marino.

“Sono molto felice- ha detto Yagi prima della cerimonia- la Soprintendenza ha fatto un lavoro straordinario, restituendo alla citta’ la Piramide così bianca come lo era duemila anni fa”. In effetti, sono servite 23.544 ore per fare tornare al loro colore originale i 2.264,94 metri di marmo di Carrara restaurati attraverso un intervento caratterizzato da “una forte impronta sperimentale e scientifica” che ha reso il cantiere un laboratorio a cielo aperto dove hanno lavorato archeologici, architetti e free climber che si arrampicavano a 36 metri di altezza per prelevare campioni di marmo e mettere a punto le tecniche migliori per rimuovere lo smog sedimentato sulla superficie.

Tra i risultati del restauro, la piena accessibilita’ per i disabili grazie a un sistema di rampe privo di barriere architettoniche. Un “giorno di festa” per Roma, ha commentato il sindaco, che ha ringraziato Yagi “per la sua generosità e la sua filantropia”.


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di Nicoletta Di Placido

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