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E’ polemica per la gaffe di Conte sul ‘congiunto’ di Mattarella. Affondo di Delrio

Delrio: "Senza la memoria di chi ci ha preceduto non abbiamo un grande futuro"

Pubblicato:07-06-2018 09:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:13

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ROMA – “Una delle cose che più mi ha addolorato nei giorni scorsi è stato quando c’è stato un attacco alla memoria di un congiunto del presidente Mattarella sui social, adesso non ricordo esattamente. Questa veramente è stata una cosa che mi è dispiaciuta”. E’ polemica per questa frase pronunciata ieri dal neo premier Giuseppe Conte in aula alla Camera, durante le repliche del dibattito sulla fiducia. Il riferimento è alle frecciate social che sono state indirizzate a Mattarella nei giorni di incertezza sul futuro Governo e del braccio di ferro su Savona come ministro dell’Economia. Addirittura, in quei giorni, era girata sui social la frase “La mafia ha ucciso il Mattarella sbagliato”.

L’utilizzo della parola ‘congiunto’ per indicare il fratello del capo dello Stato, Piersanti Mattarella, ex governatore della Sicilia ucciso dalla mafia, senza però citarne il nome non è piaciuto a molti. Tanto più condito dalla frase ‘adesso non ricordo esattamente’, che a molti ha fatto balenare l’idea che forse il professore Conte non avesse un’idea precisa di cosa stesse parlando.

DELRIO: “SENZA MEMORIA PASSATO NON ABBIAMO FUTURO”

Graziano Delrio è stato tra i primi a intervenire, subito ieri, prendendo la parola al momento delle dichiarazioni di voto a Montecitorio per la fiducia del governo: “Piersanti, si chiamava Piersanti“, ha detto Delrio rivolgendosi a Conte.


Oggi, poi, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital, è tornato sul quelle parole di Conte. “Non si può dimenticare che questa repubblica, questa democrazia, il benessere dei cittadini e le nostre libertà sono dipese dal nome e dal cognome di uomini e donne che hanno fatto la Resistenza, la Costituzione, che sono morte vittime della criminalità organizzata. Noi siamo debitori verso queste persone. Essere generici per delle scuse generiche a me è sembrato davvero un gesto che nell’aula di Montecitorio non poteva essere tollerato”.

“Questo è un elemento che deve far riflettere- prosegue Delrio- sul fatto che se dimentichiamo le cose e le persone che ci hanno preceduto forse non abbiamo un grande futuro. Siamo tutti un po’ debitori.. questa palingenesi, questo nuovo inizio come se tutto quello che c’è stato prima fosse  da dimenticare o tutto schifoso, a me sembra veramente improponibile”.

Ma Conte non ha nominato Piersanti Mattarella per dimenticanza, ignoranza o sciatteria? “Non lo so, non faccio la psicanalisi al presidente del consiglio, lo giudicheremo dai fatti. Sicuramente le parole sono state molto generiche, le assenza molto gravi, come quella di chiamare per nome Piersanti, le cose che ha detto hanno un po’ sconcertato tutti al di là delle tifoserie”.

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