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Governo, Renzi: “Elezioni? Per noi si va al voto nel 2018”

Renzi si dice "personalmente dispiaciuto per i toni di queste ore"

Pubblicato:07-06-2017 13:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:18

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M. Renzi

ROMA – “Sulle elezioni abbiamo detto che per noi si va al 2018, chiedendo di continuare sulla strada tracciata nelle ultime leggi di bilancio“. Vuole fugare ogni dubbio il segretario dem Matteo Renzi, che affida a un post su facebook la replica ai tanti che lo hanno accusato di voler far precipitare il paese verso le elezioni anticipate a settembre. L’ex premier non cede alle accuse e, dimenticando di aver definito solo pochi giorni fa il voto a settembre come “soluzione ideale”, si dice “personalmente dispiaciuto per i toni di queste ore“.

“Sento il dovere di dire grazie al capogruppo del Pd Ettore Rosato e al relatore Emanuele Fiano- scrive Renzi-. Hanno fatto di tutto, lavorando giorno e notte con dedizione, per approvare una legge con il consenso degli altri partiti. Non è la nostra legge ma noi serviamo le istituzioni. Adesso è sovrano il Parlamento. Se passerà, bene. Se qualcuno si tirerà indietro, gli italiani avranno visto la serietà del Pd che ha risposto all’appello del capo dello Stato”.


“Se il PIL cresce e la disoccupazione cala- continua- il merito è delle misure approvate negli scorsi mesi: dobbiamo continuare sulla stessa strada perché è giusto, non perché ci siamo affezionati. Quelli che ci accusano di tramare contro il (nostro) Governo nel frattempo non votano la fiducia: non vi sembra un po’ strano? Dunque, che si fa? Ci si sorride sopra, senza consentire a nessuno di farci arrabbiare o di cambiare umore”.

“GRANDE COALIZIONE? COLPA NO AL REFERENDUM”

“Adesso che il sistema va verso il proporzionale- scrive Renzi- dopo il no al referendum e dopo l’accordo dei grandi gruppi di opposizione, gli stessi che contestavano il premio di maggioranza adesso contestano il rischio grandi intese. Vergogna, dovrete fare una coalizione, ci dicono anche quelli che pure si lamentavano del premio di maggioranza. Capisco questa critica, il rischio c’è. Ma era noto a tutti che dopo il referendum sarebbe finita così. Lo abbiamo detto in tutte le salse, anche troppo”.

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