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Elezioni, si parte: a Bologna 17 liste e 9 aspiranti sindaci

BOLOGNA - Conclusa

Pubblicato:07-05-2016 13:30
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:41

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Bologna Fontana Nettuno - Palazzo D'Accursio

BOLOGNA – Conclusa la sfilata di partiti e civici a Palazzo D’Accursio, durata ieri e oggi fino al primo pomeriggio, sono 17 le liste per il Consiglio comunale presentate alla Segreteria generale del Comune di Bologna e nove i candidati sindaci che, salvo sorprese, parteciperanno alle elezioni amministrative del 5 giugno. Per il momento, nessun intoppo particolare: “Tutto si è svolto in maniera assolutamente normale”, dice il segretario generale Luca Uguccioni. Ora, però, la Commissione elettorale circondariale dovrà esaminare tutta la documentazione presentata: è possibile che per completare questo lavoro sia sufficiente il resto della giornata di oggi, dunque un verdetto sull’ammissibilità o meno di tutte le liste potrebbe essere disponibile già stasera o domattina. Il sindaco uscente, Virginio Merola, come previsto schiera cinque liste: Pd, Bologna metropolitana fa centro (i moderati guidati da Emilio Franzoni), Cittadini per Bologna (l’altra formazione centrista, capeggiata da Monica Babbini di Scelta civica), Città comune con Amelia (la lista dell’assessore Frascaroli con gli ex Sel) e Bologna viva (dei Socialisti). Lucia Borgonzoni risponde con altrettante liste: Lega nord, Fi, Fdi, Uniti si vince (ex berlusconiani) e Riprendiamoci Bologna (nata dalla pagina Facebook animata da Luca D’Oristano). Tutti gli altri candidati corrono con una sola lista: Massimo Bugani (M5s), Manes Bernardini (Insieme Bologna), Federico Martelloni (Coalizione civica), Matteo Badiali (Verdi), Ermanno Lorenzoni (Pcl), Sergio Celloni (Giustizia onore e libertà), Mirko De Carli (Popolo della famiglia, il movimento che a livello nazionale è guidato da Mario Adinolfi).

elezioni-comunaliPiù complesso lo scacchiere per la corsa ai Quartieri. Pd e alleati hanno fatto un’unica lista dappertutto, così come si sono presentati in tutte le circoscrizioni anche M5s e Coalizione civica. Il Pcl si è presentato invece solo in due quartieri, Popolo della famiglia e Giustizia onore e libertà in quattro. In ordine sparso il centrodestra, tranne al Santo Stefano dove si è preservata l’unità dei sostenitori di Borgonzoni: negli altri cinque Quartieri, infatti, c’è una lista con Fi e Lega nord, una di Insieme Bologna, una di Uniti si vince e una di Fdi. La rottura si è sancita nella serata di ieri, ma di fatto le trattative proseguite per tutta la giornata hanno il sapore di una beffa per Uniti si vince e Fdi: la lista di Fi e Lega, infatti, in realtà era stata presentata già ieri mattina presto. In totale, per i Quartieri si parla di 49 liste, ognuna con un minimo di dieci ed un massimo di 15 candidati: ipotizzando una media, ci si aggira sui 650 aspiranti consiglieri di Quartiere. Più o meno 600, invece, dovrebbero essere i nomi inseriti nelle 17 liste per il Consiglio comunale (il tetto massimo è 36 candidati, ma non tutte le liste lo hanno raggiunto). In totale, così, si può stimare in circa 1.250 persone l’esercito di candidati pronti a sfidarsi nelle urne.


di Maurizio Papa, giornalista professionista

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