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Bagnoli, De Magistris contro Renzi: risposte entro il 16 maggio o sarà latitanza politica inaccettabile

"Su Bagnoli Renzi non può andare oltre il

Pubblicato:07-05-2015 13:01
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:19

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de magistris“Su Bagnoli Renzi non può andare oltre il 16 maggio, giorno in cui verrà a Napoli a inaugurare la stazione della metropolitana di piazza Municipio, altrimenti diventa una latitanza politica inaccettabile. Per otto mesi il premier non ha nominato il commissario perché, dopo la nostra battaglia, si è reso conto che non si può espropriare la città. Ora sarebbe un atto di umiltà rinunciare e riunire attorno a un tavolo le istituzioni locali partendo dalla nostra proposta, su questo e soprattutto, su quello che dirà si misurerà la volontà di riannodare un rapporto istituzionale rinnovato con il Comune”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris in studio ai microfoni di ‘Carte&Cartuscelle’, programma di approfondimento politico con Ciro Montella, Gerardo Ausiello e Rosario Verde su Radio Club 91. Ospiti anche i giornalisti di Mattino Luigi Roano, Repubblica Roberto Fuccillo e Corriere del Mezzogiorno Paolo Cuozzo.

Il primo cittadino non chiude, dunque, la porta al dialogo con il governo: “Ci sono diversi dossier – ha detto – che potrebbero migliorare i rapporti: la rivisitazione dei tagli, le Vele di Scampia dove si può chiudere entro l’estate con l’abbattimento e la riqualificazione immediata, il futuro di Bagnoli. Io non sto sull’Aventino e non voglio fare il Masaniello, siamo pronti a collaborare ma se c’è qualcosa che non va lo diciamo in modo chiaro”. L’ex magistrato si è poi soffermato su alcuni temi che stanno caratterizzando il dibattito politico nazionale come l’Italicum che per lui “ha gli stessi vizi del Porcellum, una presa in giro, peraltro fatta in modo autoritario, a colpi di fiducia”. Sul piano delle alleanze politiche ed, in particolare, in riferimento al rapporto con il Pd è categorico: “Mai dire mai – sottolinea de Magistris – ma non vedo all’orizzonte un accordo politico con il Pd, non ci sono le condizioni, non mi convincono la giungla, la frantumazione e le lotte intestine di questo partito nei nostri territori. Con Sel, invece, va bene, sono molto soddisfatto di questa alleanza”.

Inoltre il sindaco arancione conferma che procederà al rimpasto dopo le dimissioni di Franco Moxedano e che “il prossimo assessore sarà donna, serve una persona che possa contribuire a tenere unita la maggioranza”. Luigi de Magistris ribadisce poi che non si schiererà in campagna elettorale perchè “sono concentrato solo sulla città, che sta cambiando, è piena di turisti, e questo per merito dei napoletani” e che è deciso a ricandidarsi: “ma non riesco ad immaginarmi come candidato di un centrosinistra tradizionale, sono un uomo di sinistra, la mia idea è ricandidarmi con questa grossa impronta di autonomia con una più marcata valenza meridionale, auspico un allargamento ma sicuramente le liste civiche saranno l’elemento caratterizzante anche della prossima campagna elettorale”. Sullo stadio Collana conferma la disponibilità del Comune ricordando che “è stato riaperto con i nostri fondi, siamo pronti a gestirlo insieme alle associazioni ma non a cederlo” mentre assicura lo sprint sul San Paolo e che non c’è’ “alcuna tensione particolare con De Laurentiis, viviamo un clima caratterizzata da una dialettica che c’è sempre stata, possiamo lavorare per realizzare entro l’estate i bagni, l’impianto elettrico e i seggiolini, abbiamo la necessità che il presidente presenti un piano, seppur iniziale”.


Sul teatro Stabile il sindaco lancia un deciso ultimatum: “Non può essere gestito da una-due persone ma va riconsegnato alla città e noi ci siamo assunti questa responsabilità. Il 13 maggio, all’assemblea dei soci, si farà un ultimo tentativo di riportare al buon senso e a rispetto delle istituzioni chi, in queste settimane, non ha fatto azioni corrette altrimenti revocheremo l’assegnazione dei teatri all’associazione e daremo vita a una fondazione con tutte le istituzioni. Chiediamo alla Regione di affidarci il Trianon, che può vivere una fase di autogestione fatta dal mondo culturale, con consorzi e compagnie teatrali”.

Nel corso della conversazione de Magistris interviene anche su Pino Daniele annunciando che “tra giugno e luglio gli intesteremo una strada o una piazza nella zona del Decumano del mare dove è nato, si sta lavorando al grande concerto al San Paolo e a una mostra al Pan in autunno con foto inedite”. E per Totò, “puntiamo ad inaugurare il museo alla Sanità a Natale 2015. Totò merita una casa per sempre”. Per Edenlandia, invece, il Comune “sta lavorando alla rescissione del contratto con gli imprenditori che non hanno mantenuto gli impegni per dare spazio ad un altro gruppo di che voglia realmente investire”. Quanto al futuro, infine, il primo cittadino non si sbilancia, dichiarando in conclusione “non programmo più la mia vita ma di sicuro resterò a vivere a Napoli, anche dopo aver fatto il sindaco. Chi me l’ha fatto fare? Non ho mai pensato, vivo la stessa emozione del primo giorno e penso che, comunque, ne è valsa la pena”.

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