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Cyber jihad, minorenne istigava via Telegram

ROMA - La Polizia ha portato a termine una complessa attivita' tecnico-investigativa, avviata nel mese di dicembre 2016 e finalizzata

Pubblicato:07-04-2018 08:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:44
Autore:

telegram
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ROMA – La Polizia ha portato a termine una complessa attivita’ tecnico-investigativa, avviata nel mese di dicembre 2016 e finalizzata all´identificazione dei membri del canale Telegram denominato ‘Khilafah News Italia’. Gli specialisti della Sezione per il contrasto al ‘Cyberterrorismo’ del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e del Compartimento di Trieste, in stretto raccordo operativo con i poliziotti delle Digos del capoluogo friulano e di Udine,. Hanno concluso una complessa attivita’ di indagine, coordinata dalla Procura per i minori di Trieste, che ha portato all´individuazione di un minorenne italiano di origine algerina, che attraverso la rete, utilizzando l´applicazione di messaggistica istantanea telegram, amministrava due gruppi chiusi e diversi canali di propaganda a favore dell´Isis, istigando altri utenti a commettere delitti di terrorismo e contro l´umanita’.
Il puntuale intervento della Procura dei minori e della Polizia di Stato ha consentito di superare la mera fase accertativa della responsabilita’ penale del minore e soprattutto, grazie agli strumenti messi a disposizione dall´ordinamento, l´avvio di un dedicato percorso di recupero e deradicalizzazione, reso possibile dallo “scollegamento” del giovane dalla rete del c.d. “cyber jihad”.
I poliziotti hanno constatato come all´interno del canale, risultato essere tra i principali veicoli della narrativa del Califfato, venivano pubblicati messaggi di propaganda dello Stato Islamico, originariamente prodotti in lingua araba dai diversi official media del Califfato e tradotti in lingua italiana, rivolti in particolare ai c.d. “lupi solitari” presenti sul territorio nazionale.
Per tale motivo, all´indagato e’ stato contestato il reato di cui all´art. 414, ultimo comma, c.p., per aver compiuto attivita’ di proselitismo a favore dell´ISIS mediante diffusione e traduzione di contenuti propagandistici sui predetti gruppi, aggravata dal fatto che veniva compiuta attraverso strumenti informatici e telematici.
Tra le chat piu’ significative quella rilevata all´interno del medesimo canale Telegram, nella quale il minore poneva ai partecipanti il seguente quesito: “‘Salve, come faccio a far passare una cintura esplosiva attraverso le porte automatiche?”.

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