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Tav, Di Maio scrive ai parlamentari M5S: “Opera inutile, 3 opzioni per fermarla”

I dati sulla Tav non "giustificano l’opera" e "questi sono dati inoppugnabili". Così Luigi Di Maio in una lettera inviata ai parlamentari M5s.

Pubblicato:07-03-2019 16:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:12
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ROMA – “Per fermare il Tav ci sono due passaggi. Il primo è quello del blocco dei bandi (sui quali bisogna decidere entro questo lunedì) e ciò può avvenire o tramite una delibera del consiglio dei ministri o tramite un atto bilaterale Italia-Francia che intervenga direttamente sul Cda di Telt (la società italo francese che gestisce gli appalti del Tav). Il secondo è quello del passaggio parlamentare per il no definitivo all’opera”. Così Luigi Di Maio in una lettera inviata ai parlamentari M5s.

“Su tutti e due questi passaggi- aggiunge Di Maio- non c’è un accordo tra le due forze di governo”.

“Al vertice di ieri è stato fatto presente dal MIT che la Francia ha impegnato 375 milioni, mentre l’Italia quasi 3 miliardi. Questo aspetto viene considerato critico anche da chi è favorevole all’opera. Infatti in comune nel governo c’è sicuramente la volontà di approfondire questo dato. Nulla è stato ancora deciso. Quello che faremo durante l’assemblea dei parlamentari è approfondire questi punti con il ministro Toninelli”, conclude.


TAV. DI MAIO: NON E’ STRATEGICA, DATI INOPPUGNABILI CI DANNO RAGIONE

“Sulla strategicità dell’opera abbiamo ragione”. I dati sulla Tav non “giustificano l’opera” e “questi sono dati inoppugnabili”. Così Luigi Di Maio in una lettera inviata ai parlamentari M5s.

“Ogni euro investito, fa rientrare 20 centesimi. Gli effetti negativi sono comunque di mezzo miliardo di euro se eliminiamo accise e pedaggi. Per non parlare, aggiungo io, della devastazione del territorio della Val di Susa”, conclude.

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